«Se non paghi, qui non parcheggi». Ma l'automobilista si ribella all'abusivo

Venerdì 16 Febbraio 2018 di Marina Lucchin
«Se non paghi, qui non parcheggi». Ma l'automobilista si ribella all'abusivo
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PADOVA - «Se non mi paghi, qui non ci parcheggi». Questo è quanto si è sentito dire da un parcheggiatore abusivo un ragazzo di 32 anni che aveva trovato un posto per la sua auto sulle strisce bianche, con sosta di un'ora regolata da disco orario, in via Manzoni. Da un mese il giovane frequenta la zona perché la madre è ricoverata nel vicino ospedale e lui la va a trovare tutti i giorni. E tutti i giorni, se vuole parcheggiare vicino al nosocomio, si trova a dover pagare il parcheggiatore abusivo. Martedì, però, è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sarà stata la stanchezza, oppure la preoccupazione, fatto sta che l'automobilista ha perso le staffe e si è ribellato: «Qui si parcheggia gratis e io non ti pago». Da lì è partita un'accesa discussione, una lite così violenta, che il 32enne, marocchino di nascita ma che ha ottenuto la cittadinanza italiana, ha deciso di chiamare la centrale operativa della polizia, che ha inviato sul posto una volante per controllare cosa stesse accadendo. 

IL FATTO
Il giovane aveva iniziato a discutere animatamente con il parcheggiatore abusivo, un ragazzo nigeriano di 27 anni perché non voleva assolutamente lasciargli la mancia. Poi è arrivato a dar man forte un connazionale 39enne con cui lavora in coppia: uno si occupa delle strisce bianche e l'altro di quelle blu. Quando la polizia è arrivata sul posto, gli animi si erano già calmati, ma gli agenti hanno elevato una sanzione nei confronti dei due parcheggiatori abusivi, in base all'articolo 16 bis del decreto legge 14 del 2017, poi convertito in legge, che inasprisce le misure in materia di decoro delle città e punisce con multe particolarmente salate, da mille a 1.800 euro, queste figure. Ai due africani, inoltre, sono stati sequestrati tutti i soldi che avevano in tasca, che erano provento dell'attività illecita. Si trattava di poche monete. L'automobilista ha riferito agli agenti che il nigeriano era stato perentorio: «Se non mi paghi, qui non ci parcheggi», gli avrebbe assicurato, piazzandosi in mezzo al parcheggio per occuparlo. Per questo il 32enne ha chiesto l'intervento della polizia. 

IL RACKET
Il business dei parcheggi intorno all'ospedale è gestito da una decina di stranieri, principalmente nigeriani, che hanno occupato tutte le zone calde della sosta, le più vicine agli ingressi del nosocomio, oppure quelle leggermente più distanti ma a disco orario, particolarmente appetibili per chi deve fare delle terapie lunghe. Non è chiaro se il gruppo di africani, che si sposta di parcheggio in parcheggio, siano gestiti da qualche malvivente che ha fatto proprio il racket e li obbliga a lavorare per lui o se questi ragazzi siano in proprio. Fatto sta che tutta l'area è blindata. In via Ospedale civile i parcheggiatori abusivi forniscono addirittura un servizio completo: tengono il posto riservato, aiutano a fare le manovre e addirittura aggiungono monetine al parcometro se uno ritarda, per evitare che arrivi una multa se passano i controllori della sosta.

I residenti raccontano che fino a qualche mese fa il parcheggino di via Ospedale civile, proprio davanti all'ingresso del nosocomio, era gestito da una coppia di nigeriani che erano particolarmente aggressivi e che, di recente, si sono spostati altrove. Forse proprio in via Manzoni, tanto che visto l'atteggiamento poco conciliante, potrebbero proprio essere i due sanzionati l'altro ieri dalla polizia.  Quelli che hanno preso il loro posto ora, invece, sono due ragazzi africani che i residenti assicurano essere «molto gentili», tanto che non solo pochi si lamentano per la loro presenza, ma molti, in realtà, apprezzano il loro servizio.
Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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