Treni in ritardo, non importa di chi sia la colpa ma il risultato non rispetta i viaggiatori

Giovedì 15 Febbraio 2018
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Egregio direttore,
mi consenta questo sfogo. Sono furibondo, per non dire altro, con Trenitalia. Sto viaggiando sulla linea Roma-Venezia in prima classe. E il treno ha nientemeno che 40 minuti di ritardo. Per ora. Quando giungerò a destinazione immagino che i minuti saranno diventati 50 o 60. Io intanto so già che perderò la coincidenza con il treno che avevo programmato di prendere a Mestre.

Me lo lasci dire: è una vergogna, è uno schifo. Perché se fosse un caso isolato, potrei capire. Ma non è così. Anche qualche giorno fa viaggiando sulla linea Venezia-Milano ho dovuto subire quasi 40 minuti di ritardo. Che senso ha elaborare orari che poi raramente vengono rispettati? È inutile dotarsi di treni veloci se poi non si è in grado di farli viaggiare.


R.T.Mestre


Caro lettore,
utilizzando per ragioni professionali con una certa frequenza le Frecce di Trenitalia, in particolare sulla linea Venezia- Milano e Venezia-Roma, mi riesce difficile non condividere le sue opinioni. E anche la sua arrabbiatura. Talvolta capita di leggere statistiche diffuse da Trenitalia che vantano tassi di puntualità degni di un orologio svizzero. Purtroppo la mia personale esperienza è un po' diversa. Forse, come lei, sarò particolarmente sfortunato ma faccio fatica a ricordare recenti viaggi in treno sulla linea Venezia-Roma o Roma-Venezia conclusisi con meno di 20-30 minuti di ritardo, che su un percorso di 3 ore d 35 minuti non sono poco cosa. Ignoro di chi sia la responsabilità di questi costanti disservizi, ma il risultato è quello che conta. E non è un bel risultato né un esempio di rispetto per i viaggiatori. Che pagano il biglietto per arrivare a destinazione a un determinato orario. Non mezz'ora dopo.
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