Pfas, la Commissione Ecomafie: «Miteni sta ancora inquinando»

Giovedì 15 Febbraio 2018
Pfas, la Commissione Ecomafie: «Miteni sta ancora inquinando»

VENEZIA - «È ancora irrisolto il problema della bonifica», delle falde acquifere contaminate da Pfas in Veneto, e quindi «è necessario agire con urgenza, e adottare interventi per la piena operatività delle sorgenti». Lo ha detto la presidente della Commissione Ecomafie, Chiara Braga, dopo il voto unanime espresso ieri alla Relazione di aggiornamento sull'inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche in alcune aree della regione Veneto. Braga ha aggiunto che «è necessario fissare un limite» nazionale di presenza di Pfas nelle acque, sollecitando quindi il ministero dell'Ambiente. Nelle conclusioni, la Commissione ricorda infatti che «i limiti di presenza di Pfas nelle acque sono stati definiti dalla normativa solo per alcuni di questi inquinanti, mentre per altri sono suggeriti dei parametri di qualità ambientali», ma non è noto se questi limiti «siano efficaci, sottostimati o sovrastimati».

L'ACCUSA
Nel corso dell'inchiesta della Commissione, è emerso come «la società Miteni fosse assolutamente consapevole dell'inquinamento dei terreni e della falda fin dai primi anni 90, senza intervenire - ha spiegato Braga - Questa contaminazione è ancora in atto, con presenza prevalente presenza di Pfas, con la conseguente esposizione, che dura da anni, della popolazione dei 21 comuni della provincia di Vicenza, sia attraverso l'acqua delle falde che attraverso i prodotti agricoli». Nella relazione la commissione prende atto di alcuni interventi della Regione Veneto, mentre rimane irrisolta la questione della bonifica, «i cui costi, ovviamente, sono a carico della società. È estremamente importante, quindi, agire con urgenza nei confronti della società, dato che senza bonifica il danno continua a perpetrarsi»...
 

Ultimo aggiornamento: 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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