Ylenia Bonavera, il magistrato: “L'ex voleva bruciarla viva ma per lei era una prova amore"

Mercoledì 14 Febbraio 2018
Ylenia Bonavera, il magistrato: “L'ex voleva bruciarla viva ma per lei era una prova amore"
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«La Bonavera difende l'ex non perché è una sbirra ma perché essere bruciati evidentemente in qualche assurdo caso 'innamora'. Diventa di nuovo l'amore della sua vita. La sua ricostruzione è tra il surreale e l'incredibile in un soggetto alla fine fragile che avrebbe bisogno di un recupero, non di perdersi di fronte al luccichio delle telecamere». Così scrive il giudice sul caso di Ylenia Bonavera.

La ragazza fu aggredita e bruciata dal suo ex fidanzato, Alessio Mantineo, che a seguito di una lite le gettò addosso della benzina e poi le diede fuoco. Quello che sconvolse tutti fu però la difesa di Ylenia che più volte, di fronte ai giudici e alle telecamere, difese il suo uomo giustificandolo per quanto accaduto. Alessio Mantineo è stato condannato a 12 anni di carcere, una pena maggiore rispetto a quella chiesta dal pm, e il giudice di Messina Salvatore Mastroeni analizza l'atteggiamento di Ylenia e conclude: «Nella sua posizione anacronistica e quasi da eroina dell'amore ha pure coraggio perdendo la solidarietà che le sarebbe spettata».

In pratica, come sottolinea il magistrato, in un periodo in cui, purtroppo, sempre più spesso si assiste a casi di femminicidi, ci sono casi in cui la violenza è apprezzata e addirittura considerata una prova d'amore. 
Ultimo aggiornamento: 18:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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