Nell'Adriatico, a un passo dal Nordest: la Slovenia crea l'isola che non c'è

Giovedì 1 Febbraio 2018 di Gianluca Salvagno
Nell'Adriatico, a un passo dal Nordest: la Slovenia crea l'isola che non c'è
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La Slovenia crea l'isola che non c'è. Un po' come gli arabi a Dubai. Perché di isole in mare non ne ha, a differenza della confinante Croazia, e il suo sbocco sull'Adriatico è limitato dal confine con Muggia a Portorose con un paio di promontori e nulla più. 

Non ha isole, ma ha Isola (Izola in sloveno), grazioso comune affacciato sul mare di ventimila abitanti che ha pensato bene di farsi... un'isola. Ma vera. Il governo sta costruendo un nuovo binario ferroviario da Capodistria a Divaccia, un tracciato di una trentina di chilometri verso Nord Est, e così in municipio a Izola hanno pensato: e se utilizzassimo i materiali di risulta per dare alla Slovenia la sua prima isola? 

IL PROGETTO
Detto, fatto. E hanno presentato al governo di Lubiana un progetto per creare l'isolotto artificiale a 80 metri dalla costa, dove l'acqua è alta poco più di sette metri, grazie al mezzo milione di metri cubi in arrivo dall'escavo della ferrovia. E secondo i loro conti l'isola avrebbe una superficie di 40mila metri quadri, più o meno come sei campi da calcio. La destinazione? Manco a dirlo, solo ed esclusivamente turistica. Ma nessun hotel o struttura ricettiva: soltanto spiagge, prati verdi e probabilmente un orto botanico. Al massimo ci sarà un bar-ristorante. Ma l'isola che non c'è dovrà essere una meta di relax. 

L'idea è piaciuta così tanto che tra una decina di giorni i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture arriveranno in Comune ad Izola per esaminare meglio il progetto e verificarne la fattibilità nel giro di due anni, se anche il ministero dell'Ambiente darà il via libera sulla compatibilità dei materiali da far affondare in mare, anche perché gli ambientalisti sono già sul chi va là. Segnali di entusiasmo arrivano anche dalle vicine Pirano e Portorose che, al di là di Casinò e centri storici, vedono l'idea come una ghiotta occasione di volano turistico. 

L'AFFONDAMENTO DEL REX
A titolo di cronaca, l'area prescelta per veder spuntare dal mare l'isolotto è la stessa dove durante la Seconda guerra mondiale affondò il transatlantico Rex - celebrato anche da Fellini in Amarcord - ad opera dell'aviazione inglese. I tedeschi nel tentativo di spostarlo nella baia di Capodistria lo fecero incagliare proprio in questa secca. Era l'8 settembre del 1944 quando fu avvistato dalla Raf che gli lanciò addosso 123 bombe: bruciò per quattro giorni prima di affondare. Le operazioni di smantellamento durarono fino al 1958. E il Rex restò la più grande nave da crociera mai costruita in Italia fino al varo della Costa Classica nel 1991. 

LA RIQUALIFICAZIONE
Il progetto rientra anche in un piano più ampio di migliorie della costa slovena. Piste ciclabili, perfette anche per chi fa jogging, strade e tunnel nuovi, hanno notevolmente riqualificato la cinquantina di chilometri di strada costiera. 
Della partita dovrebbe far parte anche la 2Tdk, la società creata dal governo per l'allargamento della ferrovia. Sarebbe, come detto la prima isola marina, perché la Slovenia può contare già invece su una piccola isola lacustre, quella nel lago di Bled.
Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 12:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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