Botte e cinghiate: «Io avevo 15 anni e lui 24, lo faceva poi si scusava»

Domenica 14 Gennaio 2018 di Susanna Salvador
Botte e cinghiate: «Io avevo 15 anni e lui 24, lo faceva poi si scusava»
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PORDENONE - «Buonasera, sono Francesca», e stringe la mano senza mai smettere di sorridere. Come dire «guarda, ce l'ho fatta ad attraversare l'inferno e a rinascere». Accanto a Francesca (nome di fantasia) c'è Maria De Stefano, presidente di Voce donna, associazione di volontariato che aiuta le donna che subiscono violenza con progetti personalizzati.

Di Francesca, italiana e residente nel pordenonese come il suo aguzzino, so che è stata vittima di violenze di ogni genere. «L'ho conosciuto a un corso di ballo, io avevo 15 anni, lui 24 anni; il feeling è stato immediato. Mi telefonava di continuo, controllava il mio telefono e voleva sapere sempre dove ero, con chi e cosa facevo». La luna di miele si interrompe quando Francesca compie 18 anni e la relazione esce allo scoperto. «I miei genitori lo conoscevano già, ma non sapevano che era il mio ragazzo». Un giorno Francesca non risponde perché sta sostenendo un esame all'università, lui non crede alla sua giustificazione e la picchia in strada. «Mi pizzicava il viso e mi picchiava nelle parti del corpo coperte da vestiti, così nessuno vedeva i segni». Pugni, calci. La picchia pure con la cintura. «Mi prendeva a cinghiate anche davanti a sua madre e alle sue sorelle. Una volta mi ha strappato i vestiti, compresa la biancheria intima, e mi ha picchiato con la cintura senza che nessuno intervenisse per difendermi. Solo sua sorella quando è finito tutto, mi ha portato un asciugamano per coprirmi. Sua mamma mi diceva che "ero io a sbagliare"...»...


 
 
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