Roma, rifiuti: un altro allarme maiali. Raccolta in tilt nelle periferie

Giovedì 11 Gennaio 2018 di Camilla Mozzetti
L'emergenza rifiuti
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​«È così da giorni, invece di ritirarli, i rifiuti aumentano e la gente non ne può più».

Tanto che in strada tornano anche i maiali a rovistare tra l'immondizia, come denunciato dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, via twitter e Facebook. La foto postata è emblematica: dimostra come ciclicamente i maiali all'occorrenza anche i cinghiali se la spassino tra i rifiuti di Roma. Qualche anno fa erano stati visti alla Balduina, oggi arrivano alla Romanina, ma tornano sempre. 



A fagocitare quello che l'Ama non riesce a raccogliere dalle strade. In via Vincenzo Cesati traversa di via Tor de' Schiavi non lontano dalla Prenestina i residenti sono esasperati e ancor di più i commercianti della strada che dalle loro vetrine vedono ormai da giorni aumentare i cumuli d'immondizia senza che cambi nulla. C'è di tutto: scarti alimentari, ma anche trapunte e vecchie sedie. «È un disastro», dicono. Caso isolato? Neanche per sogno. A pagare il prezzo maggiore della mancata raccolta è il quadrante Est della Capitale, dal Collatino al Tiburtino, ma le zone critiche rispondono anche al nome di Casilino e Tuscolano: le disgraziate periferie di Roma. E quasi per una beffa, a restare sporche sono quelle strade che abbracciano le grandi vie. È il caso di via Verdinois, di viale Sacco e Vanzetti, di via Giovanni Battista Valente e poi ancora di largo Maccagno. In due casi su tre i cassonetti sono stracolmi e i rifiuti da giorni vengono abbandonati in strada. C'è spazio anche per i materassi e le poltrone, come quelle in via della stazione Tuscolana. Gioco forza a rallegrarsi di questa situazione sono i rovistatori che ieri hanno fatto incetta di scarti nelle strade che costeggiano piazza Sempione, via Pietralata e anche via Valchisone sulla Nomentana. I residenti del Prenestino si fanno una domanda: «I camioncini li vediamo ma perché non raccolgono i rifiuti?».

SCARSITÀ DEI MEZZI
Il motivo è semplice nella sua drammaticità: i mezzi dell'Ama effettivamente in funzione sono pochi. Un esempio? Proprio al Collatino e nel quadrante Est la zona 8 dell'Ama come denuncia la Fp Cgil mette in moto ogni giorno appena 13 mezzi su un parco veicoli di 30 unità. Non va meglio neanche in centro dove la zona 1, ad esempio, mette in strada un terzo dei propri mezzi complessivi: 18 su 38. A far di conto, sulle cifre scritte dall'Azienda dei rifiuti nell'ultima bozza del piano industriale 2017-2021, l'Ama possiede 2.183 veicoli per la raccolta dell'immondizia in città. La metà di questi però, secondo un'indagine della Fp Cgil, è guasta e dunque inutilizzabile. Desolante la condizione delle autofficine: 12 quelle decentrate in tutta la Capitale, 3 quelle principali Rocca Cencia, Tor Pagnotta e Ponte Malnome che tuttavia, sempre secondo il sindacato, non riescono a riparare i mezzi poiché scarseggiano o mancano del tutto i pezzi di ricambio.

LA MANUTENZIONE
Eppure la cifra che proprio l'Ama riserva annualmente alla manutenzione dei veicoli è da capogiro: 21,2 milioni di euro che sale poi a 22,6 milioni se si aggiunge il milione 400 mila euro necessario per la riparazione dei 53.400 cassonetti (17.500 con un'età compresa tra i 9 e i 19 anni). Per Andrea Severini si tratta del solito complotto. Ieri il marito della sindaca Raggi ha postato un video in cui un cittadino riprende alcuni cassonetti vuoti nella zona dell'XI Municipio circondati però da sacchi e rifiuti. La voce fuori campo recita così: «Ecco la nuova tendenza dei romani per screditare un sindaco».

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 20:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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