BELLUNO - Il caso era scoppiato a Belluno, quando un cieco non aveva potuto utilizzare una scala mobile che collega un parcheggio al centro storico perché il cane guida, per ragioni di sicurezza, non poteva salirvi. Oggi il Ministero per le Infrastrutture ha risolto la questione, ponendo come condizione che l'animale sia addestrato da una scuola certificata e assicurato per danni a se stesso o a terzi.
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Ne ha dato notizia il sindaco della città, Jacopo Massaro, apponendo ai terminali della rampa meccanica speciali cartelli che spiegano la nuova normativa, valida in tutta Italia. «Quando un addetto alla infrastruttura bloccò un cieco perché il cane non poteva usare la scala - ricorda oggi Massaro - esplose un caso nazionale con tanto di riflettori mediatici dai quali il comportamento della nostra amministrazione non era uscito con una buona immagine. A poco valse spiegare che c'era una legge che lo vietava, dato soprattutto il rischio per l'animale di finire con una zampa schiacciata fra le parti in movimento della scala». Oggi finalmente il fatto non può più sussistere.
Massaro sottolinea che il problema fu sollevato anche da persone non residenti a Belluno, e dunque probabilmente all'oscuro delle misure adottate dall'amministrazione per ovviare alla non praticabilità della scala mobile per ciechi e cani guida. «Il pronunciamento del Ministero - conclude oggi il sindaco - supera il problema e, soprattutto, conferma il fatto che il nostro divieto precedente era assolutamente giusto».
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