Aboliamo mia suocera. Aboliamo i calzini corti. Aboliamo. Aboliamo. Aboliamo. Il tic neo-politico dell’abrogazionismo è diventato parodia sui social network. L’hashtag #AbolisciQualcosa sta spopolando e in Rete ci si diverte da morire. «Aboliremo le sopracciglia ad ali di gabbiano», scrive su Twitter un certo @MaurizioAlba. «Abolisco la gente che tossisce al cinema o a teatro»: è il programma elettorale di una donna di Faenza. E ancora: «Abolisci la Juve», «Aboliamo il festival di Sanremo», «Aboliamo i peli superflui, le doppie punte, le sneakers da donna con la zeppa e i jeans coi risvoltini». Tutte le gustose idiosincrasie di un Paese si sono riversate in un hashtag e in tanti sfottò. Anche l’idiosioncrasia verso i politici: «Aboliamoli. Punto».
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