Dal Museo Correr all'uso di fumogeni: San Marco nel mirino dei ladri

Mercoledì 3 Gennaio 2018
Piazza San Marco avvolta dai fumogeni lanciati dai ladri per rubare in una gioielleria
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 VENEZIA - L'area di San Marco, tra musei e negozi prestigiosi, non è nuova a furti come quello di gioielli avvenuto oggi nella mostra di Palazzo Ducale o tentativi di sottrazione, stroncati sul nascere o risolti dalle forze dell'ordine in breve tempo. L'ultimo in ordine di tempo, nel marzo scorso e nel pieno dell'allarme per gli episodi di terrorismo internazionale, è stato l'assalto ad una gioielleria nel «salotto buono» della città, utilizzando dei fumogeni gettati ai piedi del campanile di San Marco per creare confusione, colpire e darsi alla fuga. In quell'occasione due rapinatori, presumibilmente dell'Est Europa, volevano assaltare una gioielleria. Vistisi scoperti mentre erano già dentro l'esercizio commerciale, avevano rinunciato al bottino e si erano dati alla fuga, grazie all'intervento dei militari del Reggimento Serenissima e dei Carabinieri.

Molto scalpore aveva destato anche la rapina di orologi di marca e preziosi nella gioielleria 'Tokatzian', in una delle ali delle Procuratie. In quel caso, era il maggio del 2005, il commando formato da più persone aveva approfittato dei telai utilizzati da un'impresa per un cantiere di restauri per sfuggire alla vista e mettere a segno il colpo. All'orario di apertura i malviventi erano piombati nel negozio immobilizzando i due commessi e facendo una vera razzia. A distanza di pochi mesi, le indagini dei carabinieri avevano portato a bloccare gli autori del fatto, recuperando la quasi totalità del bottino.

Non è sfuggito all'attenzione dei ladri neppure il Museo Correr, affacciato sulla Piazza, e la sua collezione di dipinti antichi.
Nel mirino, nel febbraio del 1992, erano finiti alcuni capolavori della pittura veneziana del '500 a firma di Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini. Disturbati nel tentativo di furto, i ladri avevano abbandonato tutta la refurtiva. Il Correr aveva subito nel 1991 il furto di un'opera, un ritratto del Doge Francesco Foscari, recuperata in breve tempo in Francia. Palazzo Ducale, dopo oggi, era salito alle cronache per un episodio analogo nel 1991: a sparire era stata una tavola di 'Madonna col bambinò appena restaura. Anche in questo caso il dipinto era stato recuperato dalla polizia.
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