BELLUNO - Il piano neve, potenziato in fretta e furia dopo la figuraccia del 27 dicembre, quando Cortina è andata in tilt sotto una nevicata di soli 30 centimetri abbinata ad un afflusso di turisti eccezionale, ieri sembra aver funzionato. Nella maglie di controlli più serrati nei punti di accesso alle località più gettonate, sono finiti decine di turisti sprovvisti di catene da neve e in molti casi anche di gomme invernali. Tutti sono stati mandati indietro. E non sono mancate le scenate di rabbia da parte chi, pur in torto, si è visto rovinare la vacanza in montagna.
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Tre i posti di blocco istituiti fin da mattino quanto, da circa 700 metri di quota in su, è cominciato a fioccare: a Tai di Cadore, a Cencenighe e al bivio per il passo San Pellegrino a Falcade. I controlli hanno funzionato, evitando il caos in quota, ma per contro hanno creato lunghe code sulla statale di Alemagna, anche di due chilometri, come è accaduto a Tai di Cadore in direzione nord. I controlli, abbinati alle manovre di chi è stato costretto a fare retromarcia, hanno creato qualche ingorgo. Ma almeno si è evitato il peggio, tenendo sotto controllo il flusso veicolare ed evitando, soprattutto, situazioni di rischio...
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