Fisco, cartelle e semplificate: scatta la rivoluzione

Martedì 2 Gennaio 2018 di Umberto Mancini
Fisco, cartelle e semplificate: scatta la rivoluzione

«È semplice rendere le cose complicate, ma è complicato renderle semplici». E’ la legge di Murphy descritta dallo scrittore americano Arthur Bloch ed è anche il “mantra” che risuona nel quartier generale dell’Agenzia delle entrate guidata da Ernesto Maria Ruffini. Del resto, l’obiettivo è ambizioso: rendere più facile dialogare con il fisco. Come? Inviando ai contribuenti solo gli atti indispensabili, scritti in un linguaggio comprensibile a tutti, cioè in italiano e non più in “fiscalese-burocratese”. Non solo. Ogni comunicazione, nella strategia messa a punto, avrà riferimenti chiari e trasparenti a leggi, commi e decreti, spiegando perché è necessario pagare quella tassa o mettersi in regola per la multa scaduta. 

CAMBIO DI PASSO
Insomma, una vera “rivoluzione” all’insegna della glasnost che scatterà proprio da gennaio. E su cui è al lavoro un task force specializzata nella semplificazione e «sburocratizzazione» degli atti amministrativi. Nei piani del direttore Ruffini, che ha anche la responsabilità di Agenzia entrate Riscossione (la ex Equitalia), è necessario cambiare passo, rendendo più semplici le comunicazioni con i cittadini per «essere sullo stesso fuso orario del Paese e degli italiani».

In arrivo quindi nuove cartelle esattoriali finalmente decifrabili e comunicazioni comprensibili ai non addetti ai lavori. Per la verità un primo passo è stato fatto con la trasformazione del sito di Agenzia delle entrate. Uno strumento indispensabile per aprirsi ai contribuenti e che nel 2016 ha avuto oltre 132 milioni di visite, una cifra record che sarà superata nel 2017, con oltre 11 milioni di clic al mese. Un sito che è anche un grande hub per i pagamenti attraverso i servizi telematici tipo l’F24 o i versamenti legati ai contratti di locazione. Solo negli ultimi 3 anni sono transitati oltre 641 miliardi di euro.

La task force anti burocrazia è composta da elementi anche esterni all’Agenzia delle Entrate e potrà intervenire in maniera radicale. Non è un caso poi che è stato avviato anche un tavolo con tutti gli intermediari fiscali, dal mondo produttivo ai commercialisti, sul tema della semplificazione degli adempimenti che costano tempo e soldi sopratutto alle piccole e medie imprese. Proprio in questo quadro complessivo sono stati recentemente pubblicati sul sito i modelli 730/2018, quello per l’Iva e la “Certificazione Unica” proprio per avere il parere e le osservazioni dei professionisti del settore. Poi, al termine della consultazione, scatterà il via libera definitivo previsto a fine gennaio.

GLASNOST
In attesa dei rilievi, cambia la cartella esattoriale. Il vecchio modello, senza distinzioni di voci e che non faceva capire il tipo di debito abbinato all’ente creditore, andrà definitivamente in pensione. Sostituita da un modello più intuitivo che abbina per ogni ente creditore (Comune, Regione o Agenzia delle entrate ad esempio) un colore diverso a cui è affiancato il tipo di debito (bollo auto, multa stradale, ecc…). Linguaggio nuovo, nuovi canali, e strumenti telematici moderni, sono le tre direttrici su cui si muove la riforma che punta a realizzare un fisco dal volto umano. O almeno a provarci. 

Nel 2018 verrà confermato il progetto chiamato «cartella amica», anche se quando si parla di tasse il termine non è del tutto appropriato. A chi riceve per la prima volta una cartella viene infatti inviato anche un modulo “precompilato” grazie al quale, senza recarsi allo sportello, è possibile richiedere di pagare il proprio debito a rate, barrando il numero delle mensilità e inviando il tutto agli uffici dell’Agenzia Riscossione. Da poche settimane poi, allo scopo di limitare le perdite di tempo e consentire anche a chi non ha grande praticità con internet o con le app, è possibile pagare anche nei bancomat. Ai 16 mila sportelli bancari abilitati si aggiungerà quest’anno il circuito bancomat di Poste. Ed è possibile con la propria card controllare se si hanno debiti con Agenzia entrate-Riscossione ed eventualmente decidere di pagarli col bancomat. Da 2 mesi, infine, è partita la definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione delle cartelle. 

Questa volta oltre ai debiti compresi tra il 2000 e il 2016 si potranno inserire anche quelli fino al 30 settembre 2017.

Il lavoro che attende la task force non sarà agevola ma dovrà essere compiuto in tempi rapidi, perché da gennaio partirà anche il nuovo modello organizzativo di Agenzia delle entrate che ha avuto di recente l’approvazione del Mef.

Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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