La città, le sfide: il sindaco Manildo a ruota libera

Domenica 31 Dicembre 2017 di Paolo Calia
La città, le sfide: il sindaco Manildo a ruota libera
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TREVISO - Il marchio di fabbrica è sempre lo stesso: le citazioni. Giovanni Manildo ormai ci ha abituato. Le piazza ovunque, sia che parli a un privato cittadino, sia che si rivolga a figure istituzionali. Figurarsi in una chiacchierata a cuore aperto sulla città, sui quasi cinque anni d'amministrazione, su quello che verrà e sulle prossime elezioni. E salta dall'amato Gaber a Vasco Rossi; dalla new entry Calvino a Claudio Baglioni, inserito nel repertorio un po' a forza. Manildo spazia su tutto: dalla sicurezza «che non deve essere strumentalizzata» ai quartieri; dalla prima giunta da oltre vent'anni che non viene rivoluzionata cammin facendo, al bilancio in via di approvazione. E rivela la voglia di ricominciare «Di giocare anche il secondo tempo», come ripete più volte.

Sindaco Manildo, la parola che ha usato per riassumere l'ultimo anno d'amministrazione è stato orgoglio. Orgoglio di cosa?
«In questi mesi sono successe cose incredibili, per me bellissime. L'immagine giusta è l'adunata degli Alpini: i trevigiani sono stati contentissimi delle Penne Nere e viceversa. La sfilata finale è stata un'emozione fortissima».

Lei ha detto che il suo rapporto con i trevigiani è svoltato, in meglio, proprio con l'Adunata.
«In realtà il cambiamento l'ho avvertito il primo aprile, quando abbiamo inaugurato la nuova piazza Santa Maria dei Battuti. Lì ho sentito del vero affetto, che eravamo tutti in sintonia ».

Qual è stato il provvedimento amministrativo di cui va più fieo?
«Aver finalmente risolto il tema dei parcheggi. Abbiamo rivoluzionato la sosta arrivando a 380 stalli gratuiti e siamo riusciti a risolvere la questione con Parcheggi Italia»...
 
 
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