PADOVA - La selezione, il vecchiotto, la fa diciamo così toccando con mano. E non solo con allusioni, avances, palpeggiamenti, ma pure con veri e propri approcci sessuali. Una decina di aspiranti badanti, quasi tutte romene, nel corso del 2017 hanno lanciato un sos all'associazione Progetto Donna Oggi per chiedere aiuto, sostegno, una bussola per destreggiarsi di fronte alle profferte "hot" del loro datore di lavoro, in questo caso un anzianotto (ma anche un uomo di mezza età) che sulla carta cercava assistenza ma evidentemente anche (pesante) compagnia. O ci stai e il posto è tuo, o ti metto alla porta e tanti saluti. Le donne che hanno lamentato di essere rimaste, loro malgrado, impigliate in ragnatele intessute da argomentazioni tanto "calienti" quanto inopportune, sono giovani: le straniere hanno un'età compresa tra i venti e i trent'anni, poi c'è qualche italiana sui trentacinque. Qualcuna sposata, qualcuna no. L'amo, spesso viene lanciato sul web o su giornali di inserzioni, meno sovente con il passaparola: è ad annunci scritti che le donne rispondono mosse dalle più belle speranze, per poi entrare in un tunnel infernale di pressioni e ricatti di matrice erotica, che nulla hanno a che vedere con la qualità della formazione assistenziale. Le malcapitate che non rispondono alle profferte sessuali raccontano ai volontari di Progetto Donna Oggi di essere minacciate di licenziamento o mancata assunzione se in prova. Sopraffazioni che gettano la vittima in uno stato di profonda prostrazione, sia fisica che psiologica.
Ultimo aggiornamento: 10:20
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