Giochi usati solo per bimbi italiani. L'assessore si difende: «Prima i nostri»

Venerdì 29 Dicembre 2017
Giochi usati solo per bimbi italiani. L'assessore si difende: «Prima i nostri»
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TRIESTE - Una raccolta di giochi usati da destinare ai bambini meno fortunati? L'idea è venuta all'assessore comunale Lorenzo Giorgi (FI) che l'ha postata su Facebook. Fin qui tutto bene, ma nel post l'assessore ha specificato "bambini italiani", da qui si è scatenata la polemica. Oggi il diretto interessato si difende così: «Da politico dico che l'Italia è l'unico Stato al mondo in cui affermare che aiutare i propri connazionali prima degli altri ti fa essere tacciato di razzismo».



Secondo Giorgi, «in Italia si strumentalizza ogni iniziativa. Lo dico a chi il 4 marzo andrà in parlamento: c'è uno stato sociale in difficoltà e dobbiamo garantire ai nostri connazionali per primi il modo di sopravvivere dignitosamente. Dopo aver sistemato i nostri, pensiamo agli altri». L'assessore ha quindi evidenziato: «Nelle mie innumerevoli deleghe ricevo e ascolto tutti, collaborando con tutte le associazioni di qualsiasi orientamento e senza fare distinzioni su chi siano i destinatari finali, purché leciti e bisognosi di aiuto. Qui non si è deciso di non destinare qualcosa a qualcuno, ma di destinare qualcosa a qualcun altro».

Per Giorgi, «c'è chi fa la raccolta per i cani e i gatti, chi fa la raccolta ugualmente importante per i bambini siriani: hanno tutti la stessa dignità. Questa associazione ha deciso di dare settimanalmente ai residenti di Trieste e quindi ai nostri cittadini in stato di bisogno. Non ci vedo nulla di male». L'assessore rassicura comunque che «se arrivasse in piazza qualche bambino non italiano a chiedere un giocattolo vorrei vedere chi avrà il coraggio di non darglielo. Ho una lista di insulti e minacce - conclude Giorgi - lunga così: se questi sono i democratici... Si presentassero tutti sotto casa mia: sarò disponibile a confrontarmi con tutti dal vivo per ribadire che la ragione sta dalla mia parte».

IL VICESINDACO
«Il politicamente corretto ci ha pervasi a tal punto da proibirci di pensare prima ai nostri figli che a quelli degli altri?». È un messaggio postato sul proprio profilo Facebook dal vicesindaco di Trieste, Pierpaolo Roberti (Lega). «Sinceramente - continua Roberti - non ho capito la pseudopolemica su Lorenzo Giorgi.

Solo qualche giorno fa un Governo ormai a pochi mesi dalle elezioni ha introdotto degli sgravi fiscali per le cooperative che assumono migranti a tempo indeterminato, alla faccia dei tanti disoccupati di casa nostra, ma se un'iniziativa benefica viene proposta per soli italiani viene fuori il finimondo?», si è chiesto.

«Tutti i bambini sono bambini». È il commento del presidente del Consiglio comunale di Trieste, Marco Gabrielli, al post dell'assessore Giorgi. Gabrielli ha definito «incomprensibile» il «precludere il fatto di poter ricevere in regalo giochi usati. Anzi - ha proseguito - potrebbe essere l'occasione per i bimbi che non conoscono le nostre tradizioni, di conoscerle, che si tratti della Befana o dell' Epifania, e se avranno la possibilità, di provare a rispondersi». Gabrielli ha difeso l'operato del Comune, sottolineando di aver patrocinato manifestazioni di varie associazioni, come la recente 'San Nicolò in motò quando, dopo aver raccolto fondi, sono stati fatti regali, sono state donate derrate alimentari e anche denaro alle persone più bisognose, indipendentemente dalla loro nazionalità e confessione religiosa. In particolare, un assegno per un cospicuo ammontare è stato emesso a favore di una bimba etiope che dovrà sottoporsi a un costoso intervento chirurgico, attraverso la Fondazione Luchetta.

Ultimo aggiornamento: 20:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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