Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

A Treviso da V°73 con Cristina
Uslenghi per personalizzare la borsa

Venerdì 15 Dicembre 2017 di Luciana Boccardi
  C’è stata una proposta qualche tempo fa lanciata da un gruppo di giovani psicologi che proponevano la “radiografia” del contenuto di una borsa femminile per dirti veramente “chi sei”.
 Nata come oggetto assolutamente maschile, sacca o  “borsone” dove collocare gli strumenti per la caccia, la pesca, il lavoro, gli oggetti e le cose necessarie per la  sopravvivenza quotidiana, la borsa, più o meno capiente, è entrata in seguito  nel mondo del viaggio come valigetta, valigia, baule. Solo nell’Ottocento diventa un oggetto particolare del guardaroba femminile, quasi sempre piccolina, perché una donna non aveva tante cose da portare con sé: un fazzolettino, qualche forcina di scorta, più tardi uno specchietto, i sali contro i mancamenti frequenti dovuti – oltre all’imperversare della tisi  -  a una moda che voleva le manifestazioni di fragilità femminile elementi di seduzione. A  volte è un vero e proprio borsellino da portare appeso alla  cintura che   assume qualità decorative eccezionali diventando ai nostri giorni  la borsetta da sera preziosa, il contenitore riservato a eventi mondani, Di giorno invece nel tempo moderno  la “borsetta” acquista l’aspetto di “borsa” soggetta alle  interpretazioni stilistiche  più diverse.  Un accessorio comunque che I passaggi  dettati dal  procedere dell’emancipazione femminile hanno reso indispensabile come contenitore di moda femminile destinato a contenere, oltre agli oggetti di uso personale , anche – diciamo pure soprattutto -   elementi legati a un quotidiano che prevede le chiavi della macchina, documenti di lavoro, il cellulare, i vari marchingegni dell’informatica; i quotidiani, l’ombrello, un libro, le barrette per la dieta.
Tra le interpreti del carattere femminile oggi c’è una famosa stilista, trevigiana di nascita e veneziana di adozione, Elisabetta Armellin, che ha creato con il marchio V°73  un gioco della borsetta femminile più seduttiva sia quando vuole essere l’accessorio bello e decorativo sia quando si tratta della borsa d’uso quotidiano nella quale mettere – come fanno moltissime donne – tutto ciò che potrebbe venire utile durante il giorno. La borsa come la casa, come oggetto che ti garantisce la continuità delle tue abitudini.
Sempre alti i successi di questa stravagante stilista che si diverte ad apparire e scomparire restando ferma la sua presenza autorevole nelle rassegne internazionali e nelle sue boutique in Europa e oltreoceano,  che propongono non solo la borsa ma i dècor V°73, i bijoux, i charms,  targhe con l’indirizzo della boutique, logo del marchio, quell’ormai  irrinunciabile “rosone”, testimone che la stilista ha carpito a Palazzo Ducale per rendere omaggio a Venezia che di fatto è una “sua” città.
A Treviso, sabato 16 dicembre, nella sua  boutique affacciata sulla magica Piazza dei Signori, Elisabetta Armellin ha voluto un evento-omaggio per Natale V°73 ospitando - nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00 -  una famosa decoratrice , Cristina Usnenghi, disponibile a realizzare  -  gratuitamente - in diretta per le clienti ,  la personalizzazione per borse, accessori V°73, con segni, tracciati, grafie  che li renderanno pezzi unici.
Il brindisi di Natale a Treviso  con un Cocktail Party  che Elisabetta Armellin vuole nel  segno dell’amicizia e della bellezza.

  Ultimo aggiornamento: 21:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA