CONEGLIANO - Ospedale di Conegliano. Qui come nel resto del Veneto il vaccino antitetanico è finito. La direzione dell'Usl 2, conferma l'esaurimento delle scorte, ma assicura che le emergenze vengono trattate con un vaccino bi-valente che copre sia il tetano che la difterite, ma la realtà pare raccontare un'altra storia.
La scorsa settimana una ragazza di Sernaglia della Battaglia si è vista rifiutare il vaccino dal Pronto soccorso dell'ospedale di Conegliano. «Deve andare a comprarlo in farmacia» la risposta in sintesi della struttura pubblica alla quale si era rivolta con un buco in un piede causato da un chiodo arrugginito mentre tagliava legna. La madre e la sorella della ragazza non ci hanno pensato due volte e hanno portato la giovane al pronto soccorso di Conegliano dove è stata medicata. Ma niente vaccino. Per questo si è dovuto rivolgere a una farmacia. «Ma qui - spiega J. C. sorella della ragazza - ci siamo sentite rispondere che il vaccino non era disponibile. Dovevano farlo arrivare dall'estero: abbiamo atteso 10 giorni».
E se sul fronte del primo soccorso la situazione pare essere critica, la faccenda si complica ancor di più sul versante prevenzione. Chi ha fatto la prima tranche dell'antitetanica in primavera, e ora deve fare il cosiddetto richiamo, si trova di fronte all'imbarazzante scelta di non fare nulla perché il vaccino del tetano è esaurito o di farne due, tetano e difterite insieme.
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