PADOVA - Diciotto anni. Tanto Mario Simone aveva vissuto in Veneto, lavorando a lungo nella provincia di Padova e poi spostandosi a Rovigo. Diciotto anni in cui l'ex carabiniere aveva prestato servizio in molti Comuni creando solidi rapporti d'amicizia.
Eppure qui non era più felice. Chi lo conosceva bene racconta che lo stipendio da militare dell'Arma non gli bastava e lui sognava una vita più agiata: per questo motivo 10 anni ha fatto i bagagli, mollando tutto e volando in Brasile. Nella città di Igarapè-Miri, nel nord del Paese, Simone è morto a 53 anni dopo tre giorni di agonia. Il 17 novembre scorso era stato vittima di un violento agguato: 5 colpi di pistola e due dita tranciate da un machete. Le forze dell'ordine brasiliane stanno scandagliando ogni aspetto della vita di Mario Simone. I suoi conoscenti, i suoi movimenti abitudinari, i suoi eventuali affari: tutto potrebbe essere utile per ricostruire un delitto che oggi è ancora avvolto da una nube di mistero. Al momento l'ipotesi più accreditata appare quella di una vendetta, visto che Mario Simone nei mesi scorsi aveva evitato una rapina ai suoi danni, vicino casa. Qualche malvivente, dunque, potrebbe aver atteso il momento giusto per fargliela pagare...
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