MODI E MODA di
Luciana Boccardi
Non più New York, Miami, Milano:
come nuova "vetrina" scelgo Mestre
Giovedì 30 Novembre 2017
di Luciana Boccardi
I creativi spesso scelgono momenti di pausa, di riflessione: è accaduto a molti grandi (l’ultimo in ordine di tempo è stato Raf Simons che senza un motivo dichiarato ha detto addio alla ribalta prestigiosa di Dior per ritirarsi a “pensare”). Lo ha fatto in passato anche un grande della moda, Emmanuel Ungaro, che a suo tempo decise per qualche stagione di rallentare la sua attività creativa per “rinnovarsi” . E lo avrebbe fatto – tra altri - Christian Dior che, giunto al decimo anno di attività stilistica, dichiarava che “uno stilista deve programmare qualche pausa sabbatica per confrontarsi con il mondo in posizione “serena”.
Lo ha fatto in queste ultime stagioni Roberta Scarpa che improvvisamente era scomparsa dall’agone ufficiale delle presentazioni di moda ma non dalla moda, attiva e costante nel suo lavoro di ricercatrice puntigliosa di tecniche innovative da applicare ai tessuti, studiosa delle evoluzioni di design, stilista a tutto tondo che non ha mai lasciato il lavoro di autore di collezioni donna.
In Italia, Roberta Scarpa ha conosciuto il successo di critica e di pubblico nelle competizioni più impegnative: non parliamo delle sue collezioni applaudite a Miami a Mosca, a Parigi nei palcoscenici più importanti, ma ricordiamo la sua presenza nei calendari della Fashion Show di Milano dove l’evento della stilista trevigiana (veneziana di origini) era sempre atteso per la qualità delle sue invenzioni , soprattutto per la tecnica di design applicato ai tessuti, la ricerca di materiali nuovi, le sue famose scomposizioni grafiche che trasformano motivi tradizionali in segni avveniristici, giochi visivi di alto stile. Chi non ricorda il suo studio infinito sul moretto veneziano che le ha suggerito anche lo spunto per il logo?
Oggi la stilista ha deciso di tornare alla grande ma per la presentazione della sua collezione dedicata alla stagione in corso non ha scelto le consuete passerelle internazionali, Parigi o New York, Milano o Londra: ha deciso che il suo palcoscenico sarebbe stata Mestre e qui ha aperto una bellissima boutique nella Galleria che sfocia in Piazza Ferretto.
Perché Mestre? “Perché è una città nuova – ha detto Roberta - una ribalta che sempre più si sta affermando con un’identità metropolitana che acquista giorno per giorno , anche sotto il profilo turistico, spazi che non hanno più nulla in comune con altra realtà urbana obsoleta e sempre più messa in discussione. Con un pubblico aggiornato, disincantato, proprio Mestre oggi è la mia vetrina di rappresentazione. Le nuove boutique invece stanno sorgendo in Russia, in Cina, negli Stat Uniti.
Nella boutique in Galleria Barcella, Roberta Scarpa – ormai in coppia creativa con la figlia, Margherita Lorenzon – ha presentato le sue ultime creazioni introdotte piacevolmente dalla giovane direttrice della boutique, Chiara Fornaini, che ha annunciato anche il progetto culturale di Roberta Scarpa per questo nuovo spazio : incontri culturali, conversazioni letterarie, arte, cinema, moda e quant’altro consenta alla stilista di vivere Mestre con l’entusiasmo che quest’area le ha dato .
Pied de poule, Galles, quadri Madras in formati mega o mini, sete stampate con la decomposizione grafica del maculato portato a motivo esclusivo, sono le proposte tessili per una moda giovane ma non solo, attualissima ma non solo, bella ma non solo perché si tratta di abiti e accessori portabilissimi creati sempre con l’apporto stilistico di Margherita Lorenzon. All’applauso del pubblico si è aggiunto quello ufficiale di Ermelinda Damiano, che nel ruolo di presidente del Consiglio Comunale ha portato il saluto di Venezia, così come Chiara Tagliaferro, responsabile delle Relazioni Esterne della Camera di Commercio di Venezia, che ha sottolineato positivamente il “coraggio imprenditoriale” dimostrato oggi dalla stilista bionda che sembra solo dolce e fragile.
Gran finale per l’incontro in boutique con un cocktail sofisticato servito “personalmente “ dal mitico Arturo del Toulà.
Ultimo aggiornamento: 19:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA