Migranti, gruppo Veneto fronte skinhead fa irruzione alla riunione dei volontari

Mercoledì 29 Novembre 2017
Migranti, gruppo Veneto fronte skinhead fa irruzione alla riunione dei volontari
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COMO - Irrompono nel chiostro, si piazzano davanti alla platea e leggono un volantino contro l'immigrazione, dove si parla di "invasione". È accaduto nella serata di martedì 28 novembre, durante l'assemblea plenaria della rete "Como Senza Frontiere", a Como. «Un gruppo di fascisti - si legge nella nota della Federazione provinciale di Rifondazione comunista - ha fatto irruzione ed ha obbligato la platea all'ascolto della lettura di un volantino delirante sul tema della cosiddetta "invasione". L'azione è stata compiuta dalla sedicente "associazione culturale Veneto fronte skinhead"». 

L'incontro si stava tenendo al chiostrino di Sant'Eufemia. «Da tempo - si legge nella nota di Rc - denunciamo una pericolosissima deriva di stampo fascista a Como, in Lombardia, in Italia ed in Europa e purtroppo spessissimo sottovalutata dalle istituzioni». «Rifondazione Comunista - conclude il comunicato - dà la sua massima solidarietà a "Como Senza frontiere", e chiede con forza e determinazione che le autorità preposte facciano luce sull'identità di chi questa sera ha cercato di intimorire le persone presenti alla riunione».

Non si sono comunque registrati problemi di ordine pubblico, il gruppo neofascista ha lasciato il chiostrino pochi minuti dopo l'irruzione.

 



AZIONE INACCETTABILE - SCATTA L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
«Le immagini che si vedono nel video dell'irruzione di una squadra di skinhead veneti nella sede dell'associazione Rete Como Senza Frontiere testimoniano un'azione gravissima e inaccettabile». A dichiararlo Emanuele Fiano, Chiara Braga e Mauro Guerra, deputati del Partito Democratico e firmatari di una interrogazione su quanto accaduto a Como. «Una vera e propria intimidazione condotta in stile squadristico, con proclami razzisti, all'interno di una sede dove persone pacifiche sono riunite per discutere le loro azioni di solidarietà. Si tratta, fra l'altro, - spiegano - di un gruppo noto anche per la loro continuata propaganda antisemita». «Riteniamo che le istituzioni della nostra democrazia non possano restare in silenzio di fronte a questo episodio che, purtroppo, è soltanto l'ultimo di una serie di azioni che destano seria preoccupazione. Per questo abbiamo ritenuto di rivolgere un'interrogazione al ministro dell'Interno- concludono i deputati Dem - per chiedere quali interventi ritenga opportuni per affrontare quella che sta divenendo per molti territori del nostri Paese una reale emergenza».


SEGNALE PREOCCUPANTE
«L'irruzione di una squadraccia neonazista durante una riunione della rete antirazzista di Como, è il preoccupante segnale di un'escalation senza fine di episodi di intimidazione e violenza da parte di organizzazioni neofasciste». Lo afferma Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana. «Le immagini che abbiamo visto sul web in queste ore - prosegue il leader di SI - ci fanno rabbrividire: noi non abbiamo intenzione di tornare agli anni '20. Mi auguro che la pensino così anche il ministro Minniti e il premier Gentiloni». «Aspettiamo - conclude Fratoianni - una reazione immediata, ferma, decisa dello Stato. Ora».

Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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