BOLZANO- La minoranza ladina nel Trentino e nel Sudtirolo è adesso pienamente equiparata alla minoranza tedesca e alla componente italiana. La Camera dei Deputati, con 434 voti favorevoli, un voto contrario e 45 astenuti ha definitivamente approvato la legge che modifica lo Statuto speciale di autonomia per la Regione Trentino/Alto Adige in materia di tutela della minoranza ladina.
Trattandosi di legge costituzionale, era richiesta, come prevede la Costituzione, la maggioranza assoluta dei componenti della Camera, che è stata ampiamente superata. Ad astenersi sono stati i deputati di Forza Italia e di Civici ed Innovatori. Esulta Daniel Alfreider (Svp) «Un lungo percorso, delicato e complesso giunge ad un traguardo atteso e che riteniamo, senza alcuna retorica, essenziale per i ladini e fondamentale per il nostro Statuto di autonomia. Oggi è un momento storico per l'autonomia», ha rilevato ricordando che sono state necessarie «tra Camera e Senato, Commissioni e aula ben 10 votazioni» per arrivare al risultato, possibile «solo grazie a un grande gioco di squadra».
«La riforma dello statuto - sostiene il deputato Svp - comprende, tra le altre, misure per il miglioramento della parificazione dei diversi gruppi linguistici presenti in Provincia di Bolzano. È prevista per esempio la rappresentanza ladina nelle commissioni paritetiche per il Trentino Alto Adige / Sudtirol, la possibilità di un membro ladino del Consiglio di Stato e la possibilità di un terzo vicepresidente della giunta provinciale di Bolzano appartenente al gruppo linguistico ladino. Tutte questi previsioni fino ad oggi erano precluse ai ladini a causa della loro appartenenza linguistica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Trattandosi di legge costituzionale, era richiesta, come prevede la Costituzione, la maggioranza assoluta dei componenti della Camera, che è stata ampiamente superata. Ad astenersi sono stati i deputati di Forza Italia e di Civici ed Innovatori. Esulta Daniel Alfreider (Svp) «Un lungo percorso, delicato e complesso giunge ad un traguardo atteso e che riteniamo, senza alcuna retorica, essenziale per i ladini e fondamentale per il nostro Statuto di autonomia. Oggi è un momento storico per l'autonomia», ha rilevato ricordando che sono state necessarie «tra Camera e Senato, Commissioni e aula ben 10 votazioni» per arrivare al risultato, possibile «solo grazie a un grande gioco di squadra».
«La riforma dello statuto - sostiene il deputato Svp - comprende, tra le altre, misure per il miglioramento della parificazione dei diversi gruppi linguistici presenti in Provincia di Bolzano. È prevista per esempio la rappresentanza ladina nelle commissioni paritetiche per il Trentino Alto Adige / Sudtirol, la possibilità di un membro ladino del Consiglio di Stato e la possibilità di un terzo vicepresidente della giunta provinciale di Bolzano appartenente al gruppo linguistico ladino. Tutte questi previsioni fino ad oggi erano precluse ai ladini a causa della loro appartenenza linguistica.
Allo stesso modo vengono ampliate altre forme di tutela, già valide per i gruppi linguistici italiano e tedesco, anche al gruppo linguistico ladino».