Tasse non versate, c'è la sanatoria: verso la web tax al 6%

Sabato 11 Novembre 2017 di Andrea Bassi
Tasse non versate, c'è la sanatoria: verso la web tax al 6%

Dopo le cartelle della ex Equitalia, è in arrivo una sanatoria anche sugli avvisi di accertamento del Fisco. Secondo un emendamento presentato dal Pd al decreto fiscale, e che sarà esaminato lunedì alla ripresa dei lavori del Senato, i contribuenti che hanno ricevuto un avviso dall'Agenzia delle entrate, potranno chiudere i loro conti senza pagare sanzioni (circa il 30% della somma) e interessi, versando l'intero importo entro il 31 maggio del 2018, o in quattro rate, due nel 2018 e due nel 2019. Ma quali sono gli avvisi che potranno essere rottamati? Tutti quelli previsti dagli articoli 36-bis e 36-ter del Dpr 600 del 1973, il testo di legge che disciplina gli accertamenti, e notificati fino al 16 ottobre di quest'anno. Si tratta, in pratica, di alcune fattispecie molto diffuse, come i mancati versamenti delle imposte e gli errori formali nella compilazione delle dichiarazioni. Casi molto comuni. Tanto che, secondo la relazione della Corte dei Conti, negli ultimi dieci anni da queste due sole voci sono stati iscritti quasi 120 miliardi di euro alla voce «lotta all'evasione». Non è l'unica novità emersa ieri nel cantiere della manovra che incrocia il decreto fiscale con la legge di bilancio. Dal Dem Massimo Mucchetti è arrivato un altro emendamento, sottoscritto anche da altri esponenti del Pd, per introdurre una web tax anche in Italia. I meccanismi individuati sono due. Il primo prevede l'assegnazione da parte delle banche di un codice identificativo, una sorta di partita Iva, alle aziende estere verso cui partono bonifici per l'acquisto di beni e servizi e che non hanno sede in Italia.

IL MECCANISMO A patto che gli ordini superino i 1.500 per un importo di oltre 1,5 milioni.

 

Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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