Parlare di democrazia è più facile che praticarla

Giovedì 31 Agosto 2017
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Egregio direttore,
al referendum consultivo sull'autonomia del Veneto mi asterrò e vorrei spiegarne il motivo. Questo referendum non produrrà nessun effetto reale se non aprire una trattativa tra Regione e Governo che è già di fatto prevista, senza necessità di referendum, dall'articolo 116 della Costituzione. Zaia e chi invita al voto, abusando dei soldi nostri, tra i 15 e i 20 milioni di euro, lo sa benissimo. È un puro atto di propaganda utile a consolidare il potere di Zaia e della Lega Nord attraverso un artificio senza costrutto e che ha costretto tutte le altre forze politiche ad allinearsi vigliaccamente invece di spiegare come stanno davvero le cose nel timore di apparire contro il Veneto Un referendum consultivo senza alcun valore che, chiunque vada a governare il Paese, rimarrà lettera morta. Si accettano scommesse.

Onestà intellettuale vorrebbe che si parlasse chiaramente e senza reticenze ai cittadini veneti sul valore vero del referendum sull'autonomia del Veneto perché non siano indotti a pensare dal fallimento, qualunque sia il risultato o l'affluenza di questa specie di sondaggio pagato carissimo che chi ci si ostina a voler definire nobilmente referendum, che l'istituto referendario vero sia una inutile e forse, purtroppo, lo è pure già stata, presa in giro. Diserterò questa consultazione perché è palesemente inutile e, ben sapendo che il SI di pancia finirà per essere un risultato scontato, l'unica risposta civica forte è non accreditare la kermesse zaiana astenendosi. Chi perora la causa finto referendaria non ama neppure la vera autonomia, ma propone solo una via caciarona al nulla eterno.


Vanni Destro
Caro lettore,

l'astensione in una consultazione elettorale o referendaria è un diritto. Quindi lei legittimamente può esercitarlo. Mi sembra però eccessivo e ingiusto trattare alla stregua di utili idioti coloro che faranno una scelta diversa dalla sua e andranno a votare. Rispettare le opinioni altrui, quando sono lontane dalle nostre, è sempre complicato. Ma forse si potrebbe evitare di etichettare come vigliacchi coloro che hanno il torto di non pensarla come lei. Ma si sa: è facile parlare di democrazia, praticarla è un po' più difficile.
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