​È una follia lo scontro ideologico sui vaccini

Venerdì 25 Agosto 2017
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Egregio Direttore,
Siamo alla fine di agosto e con settembre riaprono le scuole, coi soliti problemi che vanno dalla carenza di aule, classi, presidi, personale docente e non docente. Quest'anno c'è un ulteriore dilemma, le vaccinazioni obbligatorie per l'accesso alle scuole materne e dell'obbligo, con sanzioni.

Quale la scelta giusta? Gli interrogativi ricorrenti sono: siamo certi che il morbillo fine a se stesso sia mortale o che lo sia per i soggetti affetti da altre patologie? Così vale anche per le altre malattie? È forse un business per smerciare i vaccini delle case farmaceutiche? L'applicazione delle multe ha forse lo scopo di fare cassa? Chi sarà preposto al cancello della scuola per controllare i vaccinati e dire tu entri e tu no, o come diceva Alberto Sordi pussa via? C'è poi il controsenso della scuola dell'obbligo: ma che scuola dell'obbligo è se uno non può entrare se non è vaccinato?

Come la mettiamo con quei ragazzi andati a scuola fino a quest'anno senza essere stati vaccinati: non era forse il caso di legiferare per le nuove nascite e per chi deve incominciare con la scuola materna d'ora in poi? Perché ad esempio non rendere obbligatoria la vaccinazione contro la zecca e il tetano?


Celeste Balcon
Belluno

Caro lettore,
faccio il giornalista e non lo scienziato, ma qualche modesta convinzione in materia di vaccinazioni credo di averla maturata. I vaccini sono utili e i ragazzi vanno vaccinati non per fare un favore alle case farmaceutiche, ma per il loro bene e perché tutte le statistiche dimostrano che i benefici delle vaccinazioni sono di gran lunga superiori ai limitatissimi danni provocati da alcune profilassi.

Trasformare in uno scontro ideologico una materia così delicata è pura follia: in Italia fino agli anni 70 morivano ogni anno 200 bambini per il morbillo e almeno in un caso su mille il morbillo provoca lesioni al sistema nervoso centrale e in un caso su 3mila può essere mortale. Perché dunque diffondere false paure e false informazioni? Ciò detto, poiché in Italia siamo maestri nel complicare le cose semplici, abbiamo fatto una legge la cui interpretazione ed applicazione, a poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico, appare quantomeno incerta e confusa. Ma ciò non è una buona ragione per non far vaccinare i nostri ragazzi.
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