VENEZIA - «Non è prevista alcuna multa per i privati che non espongano il gonfalone veneto e mi indignerei se ci fosse, perché in questo caso si tratta di una questione di cuore». È quanto ha affermato il governatore del Veneto Luca Zaia a proposito della proposta di legge sull'uso della bandiera della Regione, un testo presentato dalla maggioranza leghista che ieri pomeriggio ha iniziato il suo iter in consiglio regionale.
Peccato che il provvedimento dica l'esatto contrario o, quantomeno, dia adito a varie interpretazioni, tant'è che i consiglieri di opposizione - da Piero Ruzzante di Mdp a Graziano Azzalin del Pd, fino a un esilarante Marino Zorzato di Ap - hanno avuto gioco facile nel denunciare gli obblighi imposti non solo agli enti pubblici regionali, ma anche ai privati, tutti passibili - stando appunto al progetto di legge arrivato in aula - di multe salate: da 100 a 1000 euro. Tant'è, sarà stato per l'ora tarda (le 19) o perché i più sognano le vacanze (il consiglio tornerà a riunirsi il 29 agosto) o perché effettivamente qualche modifica ci sta (non l'ha esclusa nemmeno il venetista doc Antonio Guadagnini), alla fine si è rinviato tutto a fine mese. «L'impianto rimane e ricalca la vecchia legge del 1975 - ha detto la relatrice Silvia Rizzotto (Lista Zaia) - ma abbiamo tutta la pausa estiva per meditare».
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".