Milano, colf trovata morta, il mistero si infittisce: il giallo della porta dell'appartamento chiusa

Giovedì 13 Luglio 2017 di Salvatore Garzillo
Colf trovata morta, il mistero si infittisce. Il giallo della porta dell'appartamento chiusa

C'è una categoria di romanzi gialli indicata con l'espressione enigma della camera chiusa: omicidi apparentemente impossibili avvenuti in una stanza. Il caso di Mariana Odica potrebbe rientrare in questo sottogenere letterario.

Gli investigatori non riescono a risolvere la morte della colf romena di 35 anni trovata domenica scorsa nell'appartamento della sua datrice di lavoro in viale Coni Zugna 65. L'autopsia non ha fornito elementi chiari per capire se sia un suicidio o un omicidio e ora la soluzione sembra affidata a una chiave. Quella con cui è stata chiusa la porta d'ingresso della casa. Una sola mandata. Dentro l'abitazione è stato trovato il mazzo affidato alla romena dalla proprietaria, quest'ultima ha confermato di avere il suo e di non essere a conoscenza di altre copie. Le possibilità sono due: o la vittima, nonostante fosse arrivata da una sola settimana in casa, ha fatto una copia che è stata portata via dal suo assassino, oppure si è davvero tolta la vita.

I dubbi nascono dalla modalità della morte: cinque coltellate tra gola e petto, di cui solo due più profonde.

Un modo certamente insolito per uccidersi ma non impossibile. A sostegno di questa tesi c'è il fatto che la donna è morta dissanguata ma non si è mossa da dove è stata colpita. Non ci sono segni di trascinamento (tentativo naturale per chiunque fosse stato aggredito) e neppure ferite alle mani rimediate per proteggersi dai fendenti. Intanto si attende l'esito dei test tossicologici: solo allora si saprà se la donna aveva assunto sostanze.

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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