Il principio liberale vale anche con gli anti-vaccini

Martedì 11 Luglio 2017
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Caro Direttore,
mi è stato segnalato, e ho quindi letto con grande preoccupazione, che il Gazzettino ha pubblicato in data 6 luglio una pagina intera pagata da Corvelva, nota organizzazione antivaccinista il cui sito contiene sia messaggi antivaccinisti, sia pubblicità per medici recentemente radiati dall'ordine. La pagina pubblicata contiene anche una citazione del Prof. Luc Montagner, del tutto senza senso in tale contesto e completamente fuorviante. Credo che chi ha permesso la pubblicazione di questa pagina abbia fatto una cosa assolutamente vergognosa, e molto pericolosa per la salute pubblica. Non credo serva ribadire quanto sia importante sostenere in tutti i modi la campagna in corso per le vaccinazioni. Chiedo pertanto a codesto giornale tre cose. 

1. Se per arrotondare lo stipendio (da povero docente universitario non colluso con aziende farmaceutiche vaccinali o altro) io vi procurassi della pubblicità del KKK sarebbe permessa la pubblicazione?

2. Per favore, non mi si dica che siccome questi pagavano avete dovuto accettare la pagina.

3. L'opinione di uno sconosciutissimo infettivologo che dal 1994 a oggi ha pubblicato due lavori su riviste internazionali di scarso valore e uno su una rivista italiana, vale quanto quella del sottoscritto (339 articoli, 14.900 citazioni) o del più grande immunologo italiano, noto pro-vaccinista, il Prof. Alberto Mantovani?

Il giornale pubblica questa autorevole opinione. E che sia un avviso a pagamento forse non viene recepito da tutti. Bisogna pensare ai danni che si possono fare pubblicando certe pagine.


Prof. Andrea Cossarizza


Caro lettore,
evidentemente lei è un lettore assai distratto del Gazzettino, altrimenti saprebbe che questo giornale si è schierato senza se e senza ma a favore delle campagne di vaccinazione. Anche in questa rubrica in più di un'occasione ho ribadito tutte le nostre riserve nei confronti delle organizzazioni anti-vacciniste, mettendo in guardia da guerre di religione che si fondano spesso su pregiudizi anziché su verità scientifiche. Detto ciò, vorrei farle presente che i sostenitori del no ai vaccini non sono stati messi fuori legge in Italia. Hanno diritto di parola e di espressione. E vergognoso non è consentire loro di dire ciò che pensano, ma impedirglielo come mi sembra lei vorrebbe si facesse. Mi dispiace ma da noi vale ancora un sano principio liberale: non la penso e non la penserò mai come te ma farò di tutto per consentirti di esprimere le tue idee.
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