E' tempo di vacanze, per chi va all'estero attenti alla dogana

Lunedì 10 Luglio 2017 di Oliviero Franceschi e Daniele Cuppone
E' tempo di vacanze, per chi va all'estero attenti alla dogana
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Non importa la destinazione: che si vada in Paesi Ue o extraeuropei, si possono esportare senza formalità titoli e valuta inferiori a 10.000 € 

Le vacanze si avvicinano e per alcuni fortunati sono già realtà: ecco un semplice ripasso delle norme principali per un viaggio senza brutti ricordi.
 
Contante al seguito

I soldi non bastano mai ma il portafoglio di chi viaggia può essere pesante solo fino ad un certo punto. Non importa la destinazione: che si vada in Paesi Ue o extraeuropei, si possono importare ed esportare titoli e valuta inferiore a 10.000 euro, senza alcuna formalità. Il vecchio limite di 12.500 euro, infatti, è stato ridotto già dal 2007. Per cifre pari o superiori a 10.000 euro invece bisogna compilare un formulario. La dichiarazione va consegnata alla dogana al momento del passaggio. Chi viene scoperto con cifre superiori ai 10.000 euro senza questa dichiarazione, rischia sanzioni pesanti:
per le movimentazioni di denaro contante con eccedenza sino a euro 10.000 – il sequestro amministrativo nella misura del 30% di tale eccedenza e l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 10% al 30% dell’importo eccedente il limite;
per le movimentazioni di denaro contante con eccedenza superiore a euro 10.000 – il sequestro amministrativo nella misura del 50% di tale eccedenza e l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 30% al 50% dell’importo eccedente il limite. 
Se, magari per sbadataggine, foste anche voi tra i malcapitati, potete ridurre in alcuni casi le sanzioni, versando un’oblazione contestualmente oppure entro dieci giorni dall’accaduto. Il beneficio dell’oblazione non è applicabile se però l’importo supera i 40.000 euro oppure se già ne avete usufruito nei cinque anni precedenti.
 
Beni acquistati

Chi viaggia nell'ambito dell'Unione Europea (Austria, Belgio,   Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Cipro e Malta) può portare con sé, passando da un Paese all'altro, i beni acquistati in qualsiasi esercizio commerciale senza alcuna limitazione. Tuttavia, per alcuni prodotti soggetti ad imposta di fabbricazione o di consumo (tabacchi lavorati, alcool e bevande alcoliche) la libera circolazione è permessa entro determinati quantitativi (vedi tabella in basso). I prodotti trasportati in quantità superiore ai limiti si considerano acquistati per fini commerciali e la loro circolazione è soggetta a documenti amministrativi di accompagnamento.
Naturalmente potrebbero essere considerati acquisti commerciali alcuni beni a causa, ad esempio, delle modalità di trasporto o dell’attività commerciale svolta dal passeggero.
 
Extra UE

Più restrittive, invece, le regole per chi viaggia fuori dall’Europa. In questo caso, infatti, si possono  portare in Italia acquisti personali di valore complessivo fino a 300 euro o fino a 430 euro per chi arriva in aereo o via mare. L’importo è ridotto a 150 euro per i ragazzi sotto i 15 anni. Chi supera i limiti stabiliti deve dichiarare gli oggetti acquistati alla dogana e pagare il relativo dazio. 
Occhio, inoltre, al tetto per l’acquisto previsto per determinati prodotti che, comunque, non vanno considerati nell’importo della franchigia di 300 o 430 euro (vedi tabella in basso).
 
Salviamo la natura

E’ vietato tornare dalle vacanze con manufatti in avorio o corallo, come collane, braccialetti, articoli in pelle di rettile e confezioni realizzate con tessuti o pellicce pregiate e così via, se non sono accompagnati da un certificato Cites (rilasciato dalle autorità del Paese di provenienza) che autorizza l'esportazione. Non ci sono scuse: chi alla dogana viene sorpreso con souvenirs prodotti con animali o piante protette, non si salverà da multe salatissime che vanno da 1.032 a 9.296 euro. Senza contare che è previsto anche il sequestro degli oggetti.
Stessa sorte per chi porta in Italia, senza autorizzazione, animali appartenenti a specie protette (pappagalli, lucertole, serpenti, tartarughe acquatiche, pesci ornamentali, ecc.). Vanno accompagnati da uno specifico certificato anche alcuni esemplari di piante, come cactus e orchidee. Chi volesse importare questi souvenirs “scottanti” può trovare informazioni nel manuale Cites sul sito  www.agenziadogane.it. Per gli amanti del diritto va detto anche che la regolamentazione delle specie protette è stata definita dalla Convenzione di Washington.
 
Videocamere e pc

Chi parte con macchina fotografica, videocamera o computer portatile di elevato valore, farà bene a portare con se anche la ricevuta di acquisto o il certificato di garanzia timbrato dal rivenditore italiano. Si eviteranno grane al rientro: in mancanza di prove contrarie, queste apparecchiature potrebbero essere considerate d'importazione. Chi ha perso scontrini e ricevute alla partenza può rilasciare una "dichiarazione di possesso” alla dogana, da esibire al rientro in Italia.
 
Documenti

Basta la carta d'identità per visitare qualunque Paese dell'Unione europea. E’ indispensabile il passaporto, invece, per chi è diretto oltreoceano. In entrambi i casi, comunque, occhio alla scadenza.

Hanno collaborato Alberto Martinelli e Enrico Rabitti
 

 
Ultimo aggiornamento: 10:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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