VENEZIA - Mentre ci si aspetta il nuovo virus cibernetico già presente in Russia ed in Ucraina, è notizia che anche la Soprintendenza per l'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna è stata colpita qualche tempo fa dagli hacker, tanto da bloccare per alcuni giorni servizi come le visure del database relativo ai vincoli degli immobili veneziani. Non solo: è giunta anche una richiesta di danaro come riscatto. A rivelarlo è stata ieri mattina la soprintendente, Emanuela Carpani, durante l'atto di firma di un protocollo d'intesa fra la Soprintendenza e la polizia postale. Un atto che prende l'avvio da quanto accaduto ma si trova inserito nella necessità globale di garantire un'elevata sicurezza per la tutela dei beni culturali, anch'essa fortemente dipendente dallo spazio cibernetico. La polizia postale formerà il personale della Soprintendenza, condividendo inoltre dati ed analisi di informazioni idonee a prevenire attacchi o danneggiamenti che possano pregiudicare le infrastrutture informatiche. Il tutto per riscontrare eventuali vulnerabilità ed intervenire nelle emergenze, identificando l'origine degli attacchi informatici.
Ultimo aggiornamento: 08:39
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