Lo spettacolo era al completo: luci, musica, clima stupendo, una scaletta invidiabile per reggere l’attenzione tra palcoscenico e pubblico. Ma prepotente e incredibilmente piena di luce, c’ era la luna, piena, pienissima, evidentemente “inviata” come astro imprevedibile per completare il parco luci di una serata magica nel paesaggio inventato che ha ispirato registi di cinema, pittori, artisti di ogni disciplina facendo di Matera un sito dell’arte, della cultura e dell’umanità. Nello spazio mitico di piazza San Caveoso, per la serata di premiazione riservata ai giovani partecipanti del concorso Premio Moda “Città dei Sassi” 2017 , occasione di grande rilievo per aspiranti stilisti voluta ogni anno da Publimusic.com (Sabrina Gallitto) e Officina della Cultura (direttore artistico Enzo Centonze) , hanno sfilato in passerella i sette finalisti: ognuno con un bagaglio di nozioni, idee, aspirazioni, coraggio, timidezze.
Carta ed ecopelle sono i materiali preferiti da Dimitar Dradi, stilista bulgaro che ha già presentato alcune creazioni su RAI2 (“Detto Fatto”) : qualche cenno di fetish e una manifesta passione per gli origami.
Dalila Palumbo, ha dedicato la sua collezione a un tema che – afferma la stilista – ha bisogno di entrare con accettazione di vissuto nella nostra società: “la moda e l’omosessualità hanno bisogno di parlare insieme con sincerità”. A questa stilista il Premio Moda Matera 2019 e il "Chi è Chi" assegnato da Cristiana Schieppati.
“Per essere raffinat i - sostiene Simone La Bella – non servono lustrini, diamanti e falpalà. Occorre una moda sincera che corrisponda al nostro modo di vivere”. Lo stilista ha ricevuto il Premio Moda al Cinema e il Premio "Serikos" consegnato da Beppe Pisani.
La “Donna con ventaglio” di Klimt ha affascinato Mara Piras che ha applicato l’ispirazione a un look che privilegia il kimono ampio, ricadente, con i colori del famoso dipinto: verde smeraldo, blu Cina, giallo oro, rosso.
A lei il Premio Moda Città dei Sassi 2017.
L' allieva dell’Accademia Koefia , Iole Trombetta ha scelto il mare come motivo ispiratore per una bellissima collezione che si avvale anche di ricami eseguiti dalla stilista stessa con telaio a mano.
La maschera, il replay di un Carnevale settecentesco, ha dato a Ilenia Donati il tema per una collezione singolare che “vuole stimolare la nostra liberazione da convenzioni e pregiudizi”.
Diplomata presso l’istituto Marangoni, a Milano, Ilenia Barone affronta con questa capsule i temi più vicini alla sua terra, la Calabria: le sue creazioni esaltano infatti un effetto sole, luce, colore.
Oltre alla giuria composta da giornalisti ed esperti del settore moda, a giudicare i giovani stilisti anche una giuria di stilisti d’Alta Moda composta da Lorenzo Riva, Michele Miglionico, Gianni Molaro , Paolo Fumarulo, Elisabetta Armellin.
Ultimo aggiornamento: 27-06-2017 13:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi