Connessione internet tartaruga: la velocità rimane solo un sogno

Lunedì 19 Giugno 2017
Connessione internet tartaruga: la velocità rimane solo un sogno
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PORDENONE - Non è così dappertutto, ci sono anche delle isole virtuose in cui cittadini, professionisti e dipendenti delle tante aziende possono navigare in internet ad una velocità da primo mondo. E si può aggiungere finalmente.
Ma esiste ancora una vasta (troppo vasta) area della Destra Tagliamento in cui il cosiddetto digital divide (il divario tecnologico che colpisce chi resta indietro a livello infrastrutturale) penalizza ancora chi nel tempo ha investito sul territorio e per il territorio. Si tratta di veri e propri buchi neri, nei quali il progresso tecnologico legato alle connessioni mobili e fisse ad alta velocità non ha ancora bussato alla porta.
Resta un dato sconcertante fornito dal ministero dello Sviluppo economico: dai numeri in possesso del dicastero, infatti, la percentuale di abitanti del Pordenonese che può sottoscrivere un abbonamento internet del tipo Fibra 100 Mega è pari allo 0,04%. La percentuale della popolazione che non è ancora raggiunta dalla fibra ottica fino a casa (velocità a 100 Mbps) ma che può attivare una connessione in fibra ottica con tecnologia che permette una velocità fino a 30 Mega è pari al 31,88%. Due persone su tre, quindi, navigano ancora lentamente, con tutte le conseguenze che ciò comporta nella società di oggi. Ci sono esempi virtuosi, come Ponte Rosso a San Vito o la zona industriale che si snoda tra Pordenone nord e Roveredo, ma allo stesso tempo si assiste a casi-limite come quelli di Pasiano, San Quirino, di alcune zone di Cordenons, di vaste aree della Pedemontana. Sono territori che ospitano aziende di caratura internazionale, per le quali la connessione ad alta velocità non è solo un vezzo, bensì una necessità vitale.
Ultimo aggiornamento: 16:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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