PORDENONE - Un profugo afgano ha cercato di violentare una studentessa pordenonese a Udine, in pieno giorno, in una strada affollata e per altro a pochi passi dalla Prefettura. Aveva un'emergenza animale da soddisfare: solo quello contava. In barba a tutte le regole e anche ai minimi criteri di cautela. Anzi, probabilmente contava di farla franca, così come gli era successo una settimana fa quando aveva aggredito una minorenne in piazzale 1. Maggio. Quel giorno, infatti, nessuno gli aveva impedito di tornarsene impunito alla caserma Cavarzerani, tra i richiedenti asilo. Libero di ripetere l'agguato: questa volta ai danni dell'universitaria 25enne. Sicché, in via Piave, poco dopo le 16, l'afgano le é saltato addosso, prendendola da dietro con una morsa feroce, costringendola a subire palpeggiamenti e spinte inequivocabili. La ragazza per un attimo è rimasta quasi paralizzata per la brutalità che le stava imponendo il molestatore, ma poi è riuscita a urlare con tutto il fiato che aveva in gola. Subito si è fermato un signore in auto e di seguito un altro a piedi, che ha chiamato con il cellulare la polizia, mentre il profugo scappava. Un dipendente della Prefettura uscito di corsa dall'edificio è però riuscito a fargli una foto di schiena mentre si allontanava. È stato identificato: ed è ancora libero alla caserma Cavarzerani...
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 17:17
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