Scontro Grillo-Moretti dopo la gaffe
sui topi: «Bugiarda». «Squadristi»

Venerdì 21 Aprile 2017 di Angela Pederiva
Moretti
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Dopo le polemiche su "Lady like", siamo allo scontro tra fake news e troll. Cambiano i termini, ma nel mirino resta Alessandra Moretti, protagonista in tivù di una cantonata sulla situazione di Roma che il Movimento 5 Stelle non le ha risparmiato. Beppe Grillo ha lanciato l’hashtag «#MorettiBugiardaChiediScusa», tale da scatenare in poche ore qualche migliaio di commenti sui social network, fra cui una nuova valanga di insulti sessisti che la consigliera regionale del Partito Democratico ha deciso di denunciare, da un lato presentando querela e dall’altro pubblicando (con nomi e volti degli autori) i post maggiormente offensivi: «Questo è squadrismo organizzato, che punta a distogliere l’attenzione dai veri problemi».

Tutto è cominciato giovedì sera a Otto e mezzo su La7, dove Moretti si confrontava con Alessandro Gennari, candidato sindaco dei pentastellati a Verona. «Sia su Torino, sia soprattutto su Roma, il fallimento di questa amministrazione è plastico. Per esempio, siamo a Roma in emergenza sanitaria. Ci sono ratti ovunque. È morto un bambino di due anni perché è stato morso da un topo». In realtà il bimbo, che ha tre anni e mezzo come svelato dal ministro Beatrice Lorenzin in una lettera al Messaggero, fortunatamente non è deceduto. Furiosa è stata così ieri la reazione del M5S, direttamente dal blog ufficiale del Movimento, che ha bollato l’uscita come «fake news (notizia falsa, ndr.): «Bisogna essere delle persone cattive per architettare una cosa simile. Una bufala cosmica che nessun giornale e nessuna presidente della Camera ha condannato. Ancora più grave il fatto che a distanza di quasi 24 ore ancora la Moretti non abbia chiesto scusa. Lo faccia subito». Lo stesso Grillo ha rinfocolato la protesta attraverso i propri profili Facebook e Twitter: « Incredibile che si inventi di sana pianta la morte di un bambino per screditare il M5S». Travolta da un’ondata di critiche, la rappresentante del Pd ha voluto ammettere pubblicamente l’errore: «Vedo uno squallido tentativo da parte dei M5S di distogliere l’attenzione dai gravi problemi di Roma. Ho sbagliato a citare un episodio, confondendolo con un altro: un bambino di due anni è stato morso da un ratto ma fortunatamente sta bene mentre uno scooterista è purtroppo deceduto a seguito di un incidente causato da un cinghiale in libertà. Ora, qui le fake news non c’entrano, ma la disonestà dei 5 Stelle che farebbero di tutto per nascondere la totale inadeguatezza della sindaca Raggi, c’entra eccome. Peggio delle bugie dei 5 Stelle ci sono solo gli insulti dei loro troll (disturbatori della Rete, ndr.). Eccone alcuni». Moretti ha così divulgato qualcuno dei messaggi, contenenti pesanti riferimenti sessuali, ricevuti da diversi utenti. «Questi soggetti vanno smascherati – spiega – ed esorto tutte le donne, che come me ricevono attacchi di questo tipo, a mostrare i volti e i nomi di chi le insulta in modo così schifoso. Questa è una violenza che, se rivolta a persone fragili, può determinare anche gesti tragici. È evidente che ho confuso tra loro due episodi, l’ho ammesso senza nascondermi. Ma invece di confrontarsi sui contenuti, questi “leoni da tastiera”, in realtà dei conigli, puntano sulle offese più becere».
Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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