Referendum autonomia, ipotesi date congiunte Veneto-Lombardia

Giovedì 20 Aprile 2017
Zaia e Maroni
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La strada verso il referendum sull’autonomia di Lombardia è arrivata ad un bivio cruciale. Improvvisamente ieri Roberto Maroni ha pigiato il piede sull’acceleratore, affermando che il voto lombardo sarà fissato oggi «in giunta a Bergamo» e che si terrà comunque «in ottobre». Una mossa che potrebbe costringere Luca Zaia, forse già nelle prossime ore, a sciogliere finalmente la sua ultima riserva sulla convocazione delle urne venete. 
Parlando a Milano a margine di un evento, Maroni ha fatto sapere che in giornata avrebbe sentito «il presidente Zaia», il che è stato letto come la conferma della volontà di celebrare la consultazione insieme a Venezia. Il governatore della Lombardia ha però aggiunto una sottolineatura significativa: «Devono partire le procedure, abbiamo già fatto la gara per il voto elettronico e il cronoprogramma è chiaro». Il punto è proprio questo: i tempi dell’organizzazione. Dal punto di vista burocratico, il percorso intrapreso dal Veneto è ad uno stadio più avanzato, dunque caratterizzato anche da una consapevolezza maggiore circa la complessità della macchina organizzativa. 
In questo senso andrebbero lette le dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio da Zaia: «Ottima la notizia che arriva dal collega Maroni. Con l’annuncio da parte del presidente della Lombardia che sarà comunicata la data della consultazione nella sua regione, si comincia finalmente a entrare nella fase calda dei referendum per l’autonomia. Per quanto riguarda la data del Veneto – ha però aggiunto il leghista – siamo ancora in attesa da quattro mesi della risposta del ministero dell’Interno rispetto al tema del protocollo d’intesa da sottoscrivere con le prefetture per l’organizzazione dei seggi e delle schede». Non a caso la settimana prossima, nel corso di una riunione con la Corte d’Appello a Venezia, verrà stabilita la tempistica per la nomina degli scrutatori e dei presidenti di seggio. «Nel mentre – ha detto ancora il governatore veneto – stiamo collaudando il portale informatico per l’accreditamento dei Comuni e la gestione dei dati elettorali. L’appalto per la stampa delle schede è già stato assegnato. Cercheremo comunque di celebrare il referendum prima possibile». 
Già, ma quando? Un incontro fra Zaia e Maroni potrebbe avvenire già in giornata. «Cercherò di capire, sperando collimino le rispettive procedure organizzative – ha rimarcato il presidente veneto – se sarà possibile trovare un punto d’incontro per uno svolgimento delle consultazioni nel medesimo giorno». Il che, evidentemente, non è così scontato, benché assai gradito al segretario federale Matteo Salvini («Sono entusiasta, non vedo l’ora di votare lo stesso giorno in Lombardia e Veneto», ha commentato con un eccesso di ottimismo anagrafico). La partita è da un lato tecnica, dall’altro politica: al voto insieme per raddoppiare il peso del risultato (prevedibilmente un trionfo del “sì”) sulla bilancia del negoziato con il governo, o da soli per non rischiare che eventuali carenze procedurali lombarde danneggino o rallentino la più rodata macchina organizzativa veneta? Forse già stamattina arriverà la risposta.
Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 06:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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