«Io, bellunese, indosso il velo e vi racconto quanto sia difficile»

Sabato 15 Aprile 2017 di Olivia Bonetti
Antonietta Barraco
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SOSPIROLO - «Io da sola non riesco a cambiare il mondo, ma se comincio a portare la mia testimonianza, magari anche le altre donne musulmane usciranno e allora forse qualcosa cambierà». Antonietta Barraco, donna musulmana-italiana 47enne, stanca di sentire ogni giorno «cose brutte» sull'Islam si è fatta avanti per raccontare la sua esperienza. «Non è vero - spiega - che le donne musulmane sono chiuse in casa, perché sono segregate dai mariti: è la società che le fa restare chiuse in casa solo perché indossano un velo». Per lei, dopo quasi 8 anni di buio, ora è arrivato un raggio di sole: ha trovato un lavoro come accompagnatrice dei bambini dell'asilo sullo scuolabus, grazie al Comune dove risiede, a Sospirolo. E vuole partire da qui.

«Al Comune di Sospirolo e ai servizi sociali posso solo dire grazie. Questo lavoro mi ha dato il coraggio di comunicare e spronare le altre donne musulmane». Da quando Antonietta Barraco 8 anni fa è diventata Fatima e dopo la sua conversione all'Islam ha indossato il velo, l'unico lavoro saltuario trovato è quello delle pulizie, nascosta. «A quanto pare - racconta Antonietta-Fatima - il problema è il fazzoletto: ma cosa cambia? Un medico è meno preparata perché porta il hijab? Eppure se indossi il velo fatichi il triplo, per trovare un lavoro. Ci sono tante donne musulmane laureate, medici, farmacisti disoccupate perché indossano il velo. Io stessa mi sono sentita chiedere diverse volte ai colloqui se sarebbe stato un problema toglierlo una volta assunta. Io ho risposto che sì, sarebbe stato un problema: il velo non lo tolgo, per me è più importante»...
 

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