Roma, l'untore dell'Aids ebbe l'ultimo rapporto il giorno prima dell'arresto

Martedì 4 Aprile 2017
Roma, l'untore dell'Aids ebbe l'ultimo rapporto il giorno prima dell'arresto

Valentino Talluto il trentaduenne di Acilia sieropositivo accusato di aver contagiato oltre cinquanta persone (tra contagi diretti e indiretti) ha avuto rapporti sessuali non protetti fino al giorno prima del suo arresto, pur essendo consapevole della sua condizione. È quanto emerso nel corso dell'udienza che si sta svolgendo davanti ai giudici della Corte d'Assise di Roma, nell'aula bunker di Rebibbia. Stando a quanto riferito da Francesca Maiulo l'ispettore di polizia che ha lavorato alle indagini su delega della procura di Roma. Chiamata a testimoniare, l'agente ha spiegato che l'indagato ha avuto «l'ultimo rapporto non protetto il 23 novembre del 2015», ovvero il giorno prima del suo arresto, e che lo stesso era a conoscenza di essere sotto indagine per il contagio da fine marzo 2015.

Individuato e ascoltato dagli inquirenti Talluto aveva ammesso di essere sieropositivo già in quella circostanza. Dopo l'arresto dell'indagato, ha aggiunto l'ispettore, la notizia è stata diffusa su giornali e televisioni e da quel momento «siamo stati travolti da chiamate di ragazze in lacrime al centralino della procura. Alcune già sapevano di essere
sieropositive e avevano capito in quel momento da chi erano state contagiate». 

Durante il processo è emersa un'altra circostanza. Quattro delle donne contagiate con il virus dell'hiv si riunirono sotto casa dell'uomo per chiedergli di avvisare tutte le sue partner, già nel novembre del 2014. È quanto emerso nel corso dell'udienza che si sta svolgendo davanti ai giudici della Corte d'Assise, nell'aula bunker di Rabibbia. «Temevano che potesse continuare a contagiare altre donne -ha spiegato in aula l'ispettore di polizia che ha coordinato le indagini su delega della procura- Gli dissero che avrebbe dovuto chiamare tutte e di avvertire che era sieropositivo». Valentino Talluto è ora a processo con l'accusa di epidemia dolosa e lesioni gravissime. 

Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA