Protesta degli attivisti a Borgo Berga: sulla gru con lo striscione

Martedì 21 Marzo 2017 di Luca Pozza
La protesta degli ambientalisti a Borgo Berga

VICENZA - Gli attivisti di "#vicenzasisolleva" stanno occupando da questa mattina il cantiere di Borgo Berga a Vicenza, situato a fianco del nuovo Tribunale. All'ingresso del cantiere edile è stato allestito un gazebo, coperto da un tendone, dove a metà mattinata c'erano una quindicina di persone e dove vengono distribuiti volantini con le motivazioni della protesta. Altri manifestanti si trovano ancora dentro l'area del cantiere.

Il blitz è scattato alle 6, quando era ancora buio: alcuni di loro sono saliti sulle gru del cantiere, dove è stato issato un lungo striscione con la scritta "Demolire Borgo Berga", mentre altri si sono incatenati all'ingresso per bloccare i lavori. In altri striscioni, appesi e visibili dalla strada, si possono leggere le scritte "Cantiere abusivo" e "Area sequestrata dal basso". La protesta odierna di "#vicenzasisolleva" va in scena alla vigilia del riesame sul sequestro del cantiere di Borgo Berga da parte del Tribunale berico.
 

 

Secondo quanto sta emergendo in queste ore la protesta proseguirà per tutta la giornata odierna e probabilmente anche domani, in attesa della sentenza del Tribunale. La presenza di manifestanti dentro l'area è stata confermata dalla Polizia, presente sul posto con due pattuglie e con i dirigenti della Digos, che stanno identificando i manifestanti. Al momento non è previsto tuttavia nessuno sgombero forzato da parte degli agenti, ipotesi presa in considerazione stamane in Questura ma poi scartata. Secondo le informazioni raccolte sul posto i responsabili della società Cotorossi, proprietaria dell'area, non hanno richiesto lo sgombero del cantiere. Poco fa sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco, a conferma della presenza di attivisti nelle strutture del cantiere.

Intanto da Roma interviene il senatore Enrico Cappelletti del M5S: «La politica vicentina si è dimostrata totalmente incapace di fermare la più grande speculazione edilizia mai realizzatasi nella città di Vicenza. E' evidente che esiste una responsabilità politica per quest'opera, a partire dalle precedenti amministrazioni di Lega e centrodestra fino all'attuale amministrazione Variati. Ci siamo battuti per anni assieme a numerosi comitati di cittadini ed associazioni perché venisse detta una parola di verità sulle numerose irregolarità.
L'amministrazione se ne deve assumere tutta la responsabilità. Ora grazie al lavoro della Procura abbiamo la ragionevole certezza che l'opera sia abusiva, realizzata in violazione delle distanze dai corsi d’acqua, dei vincoli storico-architettonici, delle norme sugli appalti, e dell’obbligo della valutazione ambientale. Ci auguriamo che l'amministrazione prenda finalmente le misure necessarie per porre fine a questo scempio ed avviare le procedure di demolizione».

Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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