VENEZIA - Dirigenti regionali con lauree inesistenti, si raddoppia. E stavolta scatta pure la segnalazione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Dopo quello di Enrico Tagliati, raccontato ieri dal Gazzettino, il nuovo caso di titoli di studio millantati in Regione Veneto, ma stavolta necessari per ricoprire incarichi alti, riguarda Giovanni Artico. Si tratta dell'ex dirigente della Direzione Progetto Venezia arrestato nell'ambito dell'inchiesta del Mose con l'accusa di corruzione, poi assolto con formula dubitativa. Il 30 novembre 2015, quasi un mese prima del processo, Artico si era dimesso dalla Regione Veneto. Ma adesso è Palazzo Balbi a segnalare alla magistratura, compresa quella contabile, di verificare la posizione del suo ex dipendente. Motivo: anche Artico, come Tagliati, ha detto di essere laureato, ma non lo è. All'Università di Trieste negano che Artico sia mai diventato dottore in Scienze politiche. C'è, invece, un titolo ad honorem conseguito negli Stati Uniti che però in Italia ha il valore della carta da formaggio.
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