Che delusione la sciata sul Civetta, la prossima volta vado in Trentino

Domenica 12 Febbraio 2017
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Sabato 11 febbraio ho deciso di andare a sciare con la mia famiglia. Di solito in vacanza andiamo qualche giorno in Alto Adige, ma stavolta avendo un giorno solo a disposizione siamo andati in val Zoldana per sciare sul Civetta. Avevamo un bel ricordo di qualche anno fa e siamo tornati per qualche ora sulla neve a due ore di auto da casa. Paesaggio imbiancato dalla nevicata della notte, la val Zoldana ci accoglie nel migliore dei modi. Mi fermo allo skilift di Palma e scopro, mio malgrado, che è chiuso. Bevo un caffè nella baita e chiedo spiegazioni al gestore: «Non l'hanno aperto... - mi dice rassegnato - aprirà? Non lo so....».
Eppure di neve ce n'è, eccome, e non mi capacito di come un'attività turistica accetti passivamente una situazione del genere. Riparto in auto alla volta di Palafavera. Skilift e seggiovia almeno funzionano. Arrivo al parcheggio alle 10.15 e trovo lo spazzaneve che sta pulendo il piazzale (lavori che in Alto Adige fanno all'alba per far trovare tutto pronto all'apertura delle piste). Alla cassa pago lo skipass giornaliero: 47 euro! Vabbè, sciare costa, si sa, almeno il comprensorio sarà tutto aperto. Sbagliato: come è chiusa la pista che porta fino a Palma, anche alcune altre piste sono chiuse in tutto il comprensorio. Ma la cosa che più mi ha infastidito è stato trovare le piste non battute nonostante la nevicata della notte e non aver visto un solo gatto delle nevi in azione durante la giornata, permettendo il formarsi di notevoli panettoni non proprio piacevoli, specie per sciatori meno esperti.
Conclusione? Certo il Trentino Alto Adige è regione autonoma, certo avranno fondi in più, ma un po' di buonsenso in una zona che vuole vivere di turismo non guasterebbe. Mi dispiace molto, ma la prossima volta mi alzo mezz'ora prima e vado fin lì.
Lettera firmata

LA RISPOSTA DEL CONSORZIO CIVETTA


Gentile sciatore,
ci dispiace di non essere riusciti a soddisfare le sue aspettative e che Lei abbia scritto una lettera così negativa sul nostro comprensorio sciistico.
Possiamo garantire che la manutenzione delle piste da sci viene effettuata giornalmente dai nostri addetti ai lavori, la cui competenza e capacità è suffragata dai molteplici riscontri positivi che riceviamo dagli sciatori che frequentano regolarmente il Civetta. Ci sono tuttavia molti fattori che determinano la preparazione di una pista e in particolar modo la neve naturale, tanto attesa quest’inverno e finalmente arrivata sulle nostre montagne, che ha bisogno di più tempo rispetto alla neve artificiale per compattarsi e pertanto è normale che dopo il passaggio di un certo numero di sciatori si creino dei grumi (o panettoni di neve come li chiama Lei) anche se le piste sono state perfettamente battute e tirate. Inoltre, la informiamo che per legge e per motivi di sicurezza (onde evitare collisioni e incidenti con gli sciatori) è previsto che i mezzi battipista non possano essere operativi durante le ore di apertura degli impianti ed è quindi impensabile che durante la giornata si possano vedere in azione anche se ce ne dovesse essere la necessità. In riferimento agli skilift e alle pochissime piste ancora chiuse ricordiamo che, nonostante la totale assenza di precipitazioni nevose fino a circa 10 giorni fa, già durante le festività di Natale, sostenendo enormi costi, siamo riusciti ad innevare perfettamente la quasi totalità delle piste grazie all’innevamento programmato. Purtroppo ci sono degli impianti, come lo skilift di Palma, e alcune piste, in cui la neve naturale è ancora indispensabile e quella caduta attualmente non è sufficiente.
Terremo comunque conto delle sue osservazioni, invitandola a frequentare ancora il nostro comprensorio sciistico.
 
 
Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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