VENEZIA - Un deposito all’ingrosso cinese di quadri da vendere agli ignari turisti veneziani come opere dei pittori di piazza San Marco. È questa l’ipotesi fatta da investigatori privati che hanno indagato per conto di due pittori di piazza che hanno depositato una denuncia.
La lotta all’illegalità è partita da qualche pittore che ha denunciato le irregolarità anche ma solo in due hanno continuato fino in fondo chiedendo l’aiuto degli investigatori per poi fare una denuncia. È proprio da quell’esposto ha preso avvio l’operazione di "intelligence" della polizia municipale veneziana: appostamenti fotografici, per vedere se tra i quadri dipinti dai "pittori di piazza" ce ne siano effettivamente di poco originali, o fatti in serie.
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Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 23:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA La lotta all’illegalità è partita da qualche pittore che ha denunciato le irregolarità anche ma solo in due hanno continuato fino in fondo chiedendo l’aiuto degli investigatori per poi fare una denuncia. È proprio da quell’esposto ha preso avvio l’operazione di "intelligence" della polizia municipale veneziana: appostamenti fotografici, per vedere se tra i quadri dipinti dai "pittori di piazza" ce ne siano effettivamente di poco originali, o fatti in serie.
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