Il Bel Paese che si illude di rimanere sempre tale

Mercoledì 28 Dicembre 2016
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Caro direttore,
è in voga il termine Bel Paese. Dalla Catena delle Alpi al Canale di Sicilia, dall'Est all'Ovest l'Italia è un meraviglioso mondo da scoprire. Monti e mari, colline e laghi, isole e vulcani, fiumi e pianure; tutti panorami mozzafiato che la natura e, da credente, posso dire il Padre Eterno ci ha donato. Di più, nel corso dei secoli la genialità dei nostri avi ha arricchito la natura di opere d'arte, da Roma all'ultimo paesino sperduto. Italia paese di scrittori e poeti, navigatori e astronomi, scultori e pittori, architetti e inventori, scienziati e musicisti. Italia culla della della civiltà, della cultura e del bello.
Oggi purtroppo dobbiamo assistere al decadimento, monumenti che vanno in rovina, ambiente inquinato e le nostre teste, ovvero i nostri giovani, che devono andare all'estero. Non crede signor direttore sia giunta l'ora di un cambiamento di rotta per far rivivere le nostre ricchezze e le nostre bellezze?

Celeste Balcon 
Belluno


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Caro lettore,
certo che lo credo. E penso che come me la pensino in molti. Ma non basta pensarlo, occorre anche comportarsi di conseguenza. Il fatto è che, come ha scritto in un suo libro Mauro Corona, l'Italia è un Paese di auspicanti, Paese di attese perfette dove ci si augura, anzi ci si illude che succeda qualcosa senza muovere un dito. Anche per questo siamo il Paese con il più elevato numero di beni artistici e culturali, ma per la nostra incapacità di valorizzarli in modo adeguato, non siamo il Paese con il più elevato numero di visitatori.
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