Quadri rubati a Castelvecchio, denunciato il presidente ucraino

Mercoledì 30 Novembre 2016
Quadri rubati a Castelvecchio, denunciato il presidente ucraino
13

VERONA - La denuncia nei confronti del presidente ucraina Petro Poroshenko per il mancato ritorno in Italia dei 17 quadri trafugati al museo di Castelvecchio, e ritrovati nel maggio 2016 in territorio ucraino, ha prodotto l'apertura di un fascicolo, come atto dovuto, da parte della Procura di Verona. Il magistrato avrebbe chiesto - secondo quanto riporta l'Arena - per questo la convocazione del console generale ucraino in Italia. Resta invece da stabilire quali conseguenze il fascicolo può avere verso Poroshenko.

Secondo il codice, infatti, la possibilità di procedere nei confronti di un capo di Stato estero sussiste solo se questi è presente in quel momento in Italia, ed è sottoposta inoltre ad autorizzazione del ministero. I quadri, tra cui opere di Tintoretto, Mantegna, Rubens, erano stati ritrovati nel maggio scorso dalle forze speciali della polizia ucraina in un bosco dell'isola di Turunciuk, al confine con la Moldova. Poroshenko annunciò l'11 maggio l'avvenuto recupero, ma da allora, nonostante numerose richieste delle autorità italiane e altrettante promesse ucraine, i capolavori di Castelvecchio non sono ancora rientrati in Italia. A chiedere che venissero valutate nei confronti del presidente Poroshenko le ipotesi di reato di ricettazione, appropriazione indebita e abuso di potere, era stato l'avvocato veronese Guariente Guarienti, con 2 denunce, una inoltrata alla Procura di Kiev, l'altra alla Procura di Verona.

Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA