Morti, forse per un attacco cardiaco, a poche ore uno dall'altro: è al momento questa l'ipotesi che spiega i due corpi senza vita trovati in un appartamento al quinto piano di via Negarville 33, nella periferia sud di Torino. Di certo sono padre e figlia: Gino e Roberta Leone, rispettivamente di 72 e 41 anni. Roberta era affetta da sindrome di down, conduceva una vita normale, era autosufficiente e lavorava come impiegata in una cooperativa. Il papà soffriva di diabete. In casa non ci sono segni di violenza. Secondo i carabinieri, tutto lascia pensare a morti naturali.
Dai primi accertamenti, la donna sembrerebbe essere stata colpita da un attacco cardiaco a poche ore dal decesso del padre.
Ultimo aggiornamento: 19:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA Dai primi accertamenti, la donna sembrerebbe essere stata colpita da un attacco cardiaco a poche ore dal decesso del padre.
A confermare questa prima ricostruzione degli inquirenti, e quindi a escludere altre ipotesi, sarà però l'autopsia che verrà disposta dal magistrato di turno. A dare l'allarme, questa mattina, la moglie e madre delle due vittime, che ha trovato i corpi in camera da letto e ha subito chiamato suo fratello, Toni Gasbarroni: «Vieni - racconta l'uomo - sono morti tutti. Così mi ha detto e io sono corso».