ROVIGO - L'ombra del bullismo si allunga sulla Monti Rugby Rovigo Junior. Accuse pesanti sono state mosse dai genitori di un giocatore dell'under 16 rossoblù all'indirizzo della società e dei compagni di squadra che, secondo quanto riportato in una missiva, avrebbero sottoposto il ragazzo al rito della matricola, ossia alla rasatura a zero dei capelli in spogliatoio. Una pratica piuttosto diffusa nel mondo del rugby, anche a livello giovanile. Ma a 16 anni tutto diventa estremamente delicato e il rischio che l'imposizione e la violenza rendano tutto condannabile è elevato.
L'episodio incriminato sarebbe accaduto a inizio della scorsa settimana, concepito come una sorta di iniziazione del ragazzo, passato in estate dall'Under 14 alla 16. Immediate le rimostranze dei genitori nei confronti del tecnico Younes Anouer, presente al Battaglini al termine della seduta di allenamento. Ma non è ancora del tutto chiaro cosa sia davvero successo in quello spogliatoio. Il clima di coercizione denunciato dai genitori cozzerebbe con la versione che ora dopo ora sta emergendo dai racconti del resto della squadra, che parlerebbero di una sottomissione volontaria al rito del taglio dei capelli, come accaduto in molte altre occasioni. Il confine tra bullismo e goliardia a volte può essere sottile.
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