Finta sede legale all'estero: lavora
di fatto in Italia, evasi 3 milioni euro

Mercoledì 19 Ottobre 2016 di Paola Treppo
I cantieri di Monfalcone nel Goriziano
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MONFALCONE (Gorizia) - Operava di fatto in Italia ma era completamente sconosciuta al fisco italiano e ha evaso circa 3 milioni di euro, impiegando 89 lavoratori, per i quali non sono state fatte le ritenute fiscali per 90mila euro. Si tratta di una società di diritto estero, anche se comunitaria, ed è finita nel mirino dei finanzieri della Compagnia di Monfalcone.
 
Le fiamme gialle stanno cercando di smascherare le compagini imprenditoriali che, pur facendo figurare la propria sede legale in Paesi esteri, per non pagare le tasse, hanno in realtà un’organizzazione stabile e permanente in Italia; sono aziende che quindi non sottopongono a tassazione i loro redditi prodotti in Italia, creando danno per l’Erario e alle aziende serie.
 
I finanzieri di Monfalcone hanno messo sotto la lente di ingrandimento gran parte delle società estere che operano nel settore della cantieristica navale della provincia di Gorizia. Da controlli sono emerse parecchie anomalie ed è emersa un’evasione fiscale notevole da parte di una società estera. La finanza ha ricostruito il reale volume d’affari dell’impresa e tutte le prestazioni lavorative fatte nel territorio nazionale, i cui redditi prodotti sono stati sottratti all’imposizione fiscale italiana.

Il meccanismo illecito  
Il meccanismo illecito è particolarmente redditizio; l’impresa, forte del fatto di mantenere la propria sede legale in Paese estero, approfittando della strategica posizione geografica del territorio goriziano, non ha presentato la dichiarazione dei redditi prodotti per il periodo relativo alla sua attività in Italia, dicendo di aver assolto a ogni obbligo fiscali nel proprio Paese d’origine. Così è stato “bypassato” illegalmente il fisco italiano. 
Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 11:07

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