PORDENONE - Si reca nella sede della sua banca per versare alcuni assegni e del denaro contante derivante dall’incasso di alcune fatture di clienti. Ma allo sportello il solito impiegato gli comunica che il conto corrente della sua azienda è stato bloccato. L’imprenditore rimane di stucco: «Ma come? Non mi è stato comunicato niente». Dopo una rapida consultazione tra il cassiere e il responsabile della filiale il dilemma viene svelato: il conto corrente aziendale è stato bloccato poiché è scaduto un documento legato alla normativa antiriciclaggio. Ma il documento scaduto non fa riferimento né all’imprenditore, né all’impresa. Si tratta, invece, del documento di identità del figlio di sei anni per il quale - poco dopo la nascita - i genitori avevano attivato il classico libretto di risparmio. La banca - dovendo applicare le rigidissime normative antiriciclaggio - aveva bloccato anche il conto dell’azienda di papà.
Ultimo aggiornamento: 11:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".