«Legale la mia canapa sativa»
Ora è indagato dalle Fiamme Gialle

Venerdì 26 Agosto 2016 di Luca Pozza
Una coltivazione di canapa agricola (archivio)
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VICENZA - «Da alcuni mesi ho seminato nell'orto di casa della legale canapa sativa, con l'intenzione di ricavarne un olio curativo. Ieri mattina i militari della Guardia di finanza mi sono entrati in casa, hanno estirpato le piante e le hanno portate via senza neanche analizzarle. E ora sono indagato per coltivazione di sostanze stupefacenti». A raccontare la vicenda personale è Adriano Porelli, 66 anni, residente a Vicenza, in Strada Paradiso 173, che da alcuni anni non è più italiano ma «cittadino del mondo" (3 mila casi nel nostro Paese, ndr.) e come tale non più soggetto giuridico».

Proprio nella sua abitazione è avvenuto il blitz da parte delle Fiamme Gialle beriche, che erano avvisate del fatto come spiega lo stesso Porelli. «Pur non essendo obbligatorio - aggiunge - era stato consigliato di avvisare di questa coltivazione, tramite posta certificata, la Guardia di finanza, la Polizia di Stato e i carabinieri di Vicenza, cosa che ho puntualmente fatto. I semi di canapa li avevo acquistati in un negozio della città con regolare scontrino. La canapa industriale a basso tenore di thc di varietà sativa si trovava nel mio orto di casa, estesa su una superficie limitata, di 20-30 mq, in mezzo ai pomodori. Tale coltivazione è autorizzata ai sensi della circolare del Ministero per la Politiche agricole e forestali datata 8 maggio 2002».

«La cosa più grave - conclude Adriano Porelli - è che la visita di ieri è avvenuta senza mandato di perquisizione, che invece mi è stato recapitato questa mattina, con la notifica dove risulto indagato. Mi è stato assegnato anche un avvocato di fiducia, ma io non ho bisogno di nessun legale».

 
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