Il ministro Orlando inaugura la nuova
ala del carcere e porta nuovi giudici
«A Bassano sportello di prossimità»

Martedì 26 Luglio 2016 di Luca Pozza
Il ministro Orlando inaugura la nuova ala del carcere e porta nuovi giudici «A Bassano sportello di prossimità»
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VICENZA - Si è conclusa nel tardo pomeriggio di oggi la visita a Vicenza del ministro della giustizia Andrea Orlando, la cui prima tappa è avvenuta nella casa circondariale San Pio X, dove è stata inaugurata la nuova ala del carcere. Qui il Guardasigilli ha scoperto una lapide intitolata a Filippo Del Papa, agente penitenziario ucciso nel compimento del proprio dovere negli anni Quaranta e ha tenuto una relazione sulla situazione delle carceri.

Attorno alle 12.30 il Ministro si è spostato nel nuovo tribunale di Borgo Berga che ha poi visitato, incontrando tra gli altri il Procuratore Capo Antonino Cappelleri, mentre la terza e ulltima tappa è avvenuta nel pomeriggio nella sede dell’Ordine degli avvocati, in centro storico, dove ha incontrato i legali vicentini e le categorie economiche. 
 


Sia all'esterno del carcere che all'estero del tribunale ci sono state delle manifestazioni di protesta, tenute sotto controllo dalla forze dell'ordine: nel primo caso a protestare è stata la polizia penitenziaria che lamenta la scarsità di organico all'interno del penitenziario berico, mentre nel secondo caso si è registrata la presenza di un gruppo di ex soci delle due principali banche venete, le cui azioni sono crollate. Questi ultimi non hanno comunque incontrato il Ministro, che è stato fatto entrare dai garage sotterranei e non dall'ingresso principale.

La visita del ministro al San Pio X
 

Particolarmente attesa era proprio la visita in Tribunale del Ministro della giustizia, dopo l’annuncio dei 38 nuovi magistrati destinati al Veneto, di cui otto a Vicenza (sei giudici e due pubblici ministeri). «Spero che i 40 magistrati, annunciati dal ministro Orlando arrivino subito e che, finalmente, si metta in piedi l’attesa task force per occuparsi delle banche», l'invito del presidente della Regione Luca Zaia, anch'egli arrivato a Vicenza come Orlando e che ha presenziato alla visita del ministro.

Il ministro della Giustizia, nell'incontro al tribunale, ha detto di aver «sollecitato il Csm per l'adeguamento degli organici». Una carenza, quella delle toghe, che coinvolge anche il Veneto e, in questa fase, specie il palazzo di Giustizia di Vicenza, che coadiuva le inchieste sulla Banca Popolare di Vicenza. «L'aumento dell'organico dei magistrati in Veneto - ha detto Orlando - è una decisione che è stata presa a prescindere dalle inchieste sulle banche venete. Il Veneto è considerato regione fondamentale dal punto di vista economico, e l'economia veneta per funzionare in modo corretto deve essere sostenuta da un sistema giudiziario efficiente».

Non c'è stato comunque un confronto tra i piccoli azionisti della BpVi e il ministro della giustizia: la delegazione di risparmiatori stava attendendo Orlando davanti al Tribunale di Vicenza, per esprimere la loro protesta. Il Guardasigilli, atteso per l'incontro con i vertici degli uffici giudiziari, è entrato da un porta secondaria del Tribunale. Il gruppo di azionisti, una trentina in tutto, era all'esterno del Tribunale con cartelli di protesta per il danno subito dalla Banca dell'ex presidente Gianni Zonin, e speravano di poter incontrare l'uomo di governo. La scorta di Orlando si è però accorta del drappello, ed ha preferito spostarsi all'ingresso secondario del Tribunale dove Orlando era atteso dal procuratore Antonino Cappelleri. 
«Per la verità nessuno mi ha chiesto un incontro - ha poi il ministro Orlando - non ero a conoscenza che ci fosse qualcuno ad aspettarmi. Mi sarei fermato a parlare senza problemi».

Un altro argomento tra il Governatore Zaia e il Ministro della giustizia ha riguardato il tribunale di Bassano, per il quale sembrano esserci poche speranze di riapertura. «Per onestà intellettuale - ha precisato - trovo tale possibilità una via abbastanza complicata, anche se all'esito della rivisitazione della geografia giudiziaria che stiamo facendo, qualche intervento mirato potrà essere preso in considerazione. Se riusciamo a far funzionare il tribunale di Vicenza dando risorse e se riusciamo ad avvicinare la giustizia con una struttura come questa ai cittadini, credo che abbiamo dato una risposta a parte della domanda che viene da chi chiede la ricostruzione del tribunale. Bassano una succursale del tribunale di Vicenza? In un certo senso sì, ma non confondiamola con le sezioni distaccate che sono un'entità superata dalla legge. Diciamo che dalle prossime settimane possiamo metterci a lavorare per la costruzione a Bassano di uno "sportello di prossimità", una sorta di "front office" che possiamo realizzare nella zona che è rimasta priva del tribunale». 



 

Ultimo aggiornamento: 17:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA