Faida di sangue, il sindaco Orsi:
«Famiglia Helt via dalla casa Ater»

Sabato 25 Giugno 2016 di Vittorino Bernardi
Gli arrestati
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SCHIO  -  «La famiglia Helt deve lasciare la casa Ater che occupa regolarmente da 7 anni nel quartiere Stadio». Ecco in sintesi il pensiero del sindaco Valter Orsi sulla vicenda che da un paio di giorni polarizza l’attenzione degli scledensi: il tragico fatto di sangue di giovedì pomeriggio a Zanè in via Liguria, dove in un accampamento di due roulotte di nomadi rom, in una sorta di spedizione punitiva, è stato ammazzato con un colpo di pistola al ventre il 51enne Davide Kari e ferito, sempre con un colpo al ventre, il fratello Vianello di 42 anni che operato all’ospedale di Santorso si sta riprendendo. Del commando di 5 persone che ha sparato sui due fratelli Kari, tre sono della famiglia Helt che da una ventina di anni è inserita in un programma di integrazione stilato del Comune di Schio: Lucia di 59 anni e i figli Davide di 38 anni e Fulvio di 22. Tre componenti la famiglia rom Helt che dal 2009 con la giunta del sindaco di centrosinistra Luigi Dalla Via vive in città in una casa assegnata dall’Ater.

La doppia accusa di omicidio e di tentato omicidio nei confronti dei tre Helt ha irritato anche il sindaco (da giugno 2014) Valter Orsi, deciso a scendere in campo, mettendoci la faccia, anche su Facebook. «Se verrà riconosciuta un’implicazione della famiglia Helt che abita in una casa Ater di Schio farò il possibile per evitare che i tre soggetti scontino lì gli eventuali arresti domiciliari. Per questo mi rivolgerò personalmente al Prefetto Eugenio Soldà». «Ho chiesto ufficialmente all'Ater di rivedere i criteri di assegnazione e togliere l'affidamento dell'appartamento. Ora confido che le indagini delle forze dell'ordine facciano chiarezza sulle responsabilità di questo atto. I nostri territori non meritano queste violenze. Un appartamento di 4 metri quadri, con le grate alle finestre, per dieci anni, è meritato per i protagonisti di questa vicenda, sia chi che sia».
 
 

Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA