Brugnaro, spese elettorali nel mirino
Un dossier con feste, sedi e regali

Martedì 23 Febbraio 2016
Brugnaro, spese elettorali nel mirino Un dossier con feste, sedi e regali
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Sotto la lente di ingrandimento ci sono finite tutte le spese elettorali di Luigi Brugnaro. E ora il materiale ampiamente documentato e raccolto dal Gruppo 25 Aprile-Piattaforma civica per Venezia, è sul tavolo di Gioacchino Termini, presidente del Collegio regionale di garanzia elettorale istituto presso la Corte d’appello di Venezia. Nel mirino del comitato civico ci sono le spese elettorali del sindaco durante la sua campagna elettorale che lo ha portato poi a Ca’ Farsetti.

Come si ricorderà all’inizio di questa vicenda, proprio con un procedimento di accesso agli atti, il Gruppo 25 aprile aveva espresso dubbi sulle spese per la campagna elettorale, tant’è che già in una prima riunione del Collegio al sindaco era stato contestato di non aver chiarito bene se ai 315mila euro dichiarati come spese elettorali fossero da aggiungere i 54mila come contributo personale oltre ai 187mila versati dai propri conti correnti in quello del mandatario elettorale. La somma di queste cifre farebbe ampiamente superare il tetto stabilito di 336mila euro calcolato per le elezioni comunali a Venezia.
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